Stasera in tv arriva “Secondo amore” di Douglas Sirk
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Stasera in tv arriva “Secondo amore” di Douglas Sirk

Per il ciclo “Rock Hudson, cuore ribelle”

Stasera in tv arriva “Secondo amore” di Douglas Sirk
Per il ciclo “Rock Hudson: cuore ribelle” – che ricorda l’attore a cento anni dalla sua nascita e a quaranta dalla scomparsa – venerdì 4 aprile, alle 21.10, Rai Movie presenta “Secondo amore” del grande regista Douglas Sirk, maestro indiscusso del melò degli anni Cinquanta. Cary, una ricca vedova, si innamora – ricambiata – di Ron, il suo giardiniere più giovane di dieci anni. Ma la disapprovazione dei figli di lei e i pettegolezzi dell’alta societ, creano talmente tanti ostacoli al loro amore che quando lui le chiede di sposarlo la donna rifiuta. Quello del giardiniere Ron è uno dei ruoli che contribuì maggiormente a fare di Hudson un sex symbol dell’epoca. Il cinema di Douglas Sirk ha influenzato molti registi moderni come Rainer Werner Fassbinder e Pedro Almodovar, in particolare “Secondo amore” ha ispirato il film di Todd Haynes “Lontano dal paradiso” (2002) in cui Julian Moore stringe una tenera amicizia con il proprio giardiniere nero, suscitando lo scalpore della società americana degli anni Cinquanta.Con Rock Hudson, nel cast anche l’attrice oscar Jane Wyman.
Sara Warren è vedova da ormai diversi anni. È una donna attraente e molti uomini della società bene che frequenta, le fanno la corte. Ma Sara si innamora di Kirby, giardiniere di casa, più giovane di circa dieci anni. Nasce una storia d’amore appassionata che però è destinata a scontrarsi con le dicerie della gente e soprattutto la contrarietà dei figli.
Melodramma di Douglas Sirk che mette in scene una storia di ambientazione familiare usando i codici a lui più congeniali. Personaggi ingabbiati in spazi e convenzioni che diventano sempre più difficili da sostenere e che impediscono la realizzazione completa delle proprie identità. In questo caso c’è la riflessione sulle differenze di classe e di società che l’amore può annullare ma il senso comune no.

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