Tratto dal celebre romanzo di Vincenzo Cerami e già capolavoro cinematografico di Monicelli con Alberto Sordi, “
Un borghese piccolo piccolo“, nel 2020, diventa una pièce e approda a teatro con le musiche di Nicola Piovani e la regia di Fabrizio Coniglio. Lo ripropone Rai Cultura sabato 12 aprile alle 21.15 su Rai 5. Nel cast, Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano, Federico Rubino.
In scena una tragicommedia che regala momenti di comicità a tratti esilarante, ma che apre anche alla riflessione, al dibattito sulla possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge, sulle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica, sul desiderio di raggirare le regole per ottenere facilmente ciò di cui si ha bisogno. Giovanni Vivaldi è un “borghese piccolo piccolo”, un uomo di provincia che lavora al ministero. Il suo più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio nel ministero in cui lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio.
Il libro inizia con una battuta di pesca domenicale di Giovanni e Mario, padre e figlio, per tornare a casa e discutere con Amalia su come sistemare il giovane diplomato ragioniere. Giovanni apprende nel ministero dove egli è impiegato, di un concorso per milleduecento posti, cogliendo l’occasione per iscrivere Mario. Temendo l’esito negativo, chiede del favore al proprio capoufficio il quale a sua volta può garantire solamente per la prova orale, salvo l’iscrizione del suo sottoposto a una loggia massonica, così da poter accedere a un canale privilegiato e conoscere anticipatamente i quesiti della prova. Giovanni accetta e viene istruito dal superiore per unirsi alla congrega e preparare il ragazzo.
Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.