Un monologo aspro, tagliente, feroce: è “
Grounded” – primo allestimento italiano del testo di George Brant, messo in scena per la prima volta nel 2013 da Davide Livermore e interpretato da Linda Gennari – in onda sabato 22 marzo alle 21.15 su Rai 5, che pone al centro della scena una pilota dell’aviazione degli Stati Uniti: orgogliosa Top Gun, macchina da guerra indistruttibile al comando del suo F16, la protagonista della storia è una davvero “tosta”. Ma una sera, bevendo con altri piloti, un uomo entra nella sua vita. Si amano. Lei rimane incinta. Dovrà smettere di volare, di stare in quell’azzurro cielo che adora. È richiamata a quella che definisce “poltronautica”: in poltrona, a terra, “grounded” appunto. Diventa pilota di drone. Sarà così che, in una base nascosta nel deserto americano, scoprirà un’altra guerra, un altro modo di volare e distruggere, di controllare e punire. Il drone: è la guerra contemporanea. Asettica, scientifica, grigia. Però qualcosa in lei si modifica. La tensione cresce, la consapevolezza aumenta, il disagio la attanaglia.
“Grounded” di George Brant, è un monologo che ha avuto un fortissimo impatto sulla scena britannica e americana, con oltre centocinquanta allestimenti, dal clamoroso debutto al Festival di Edimburgo nel 2013 e al Gate Theatre a Londra sino alla produzione del Public Theatre di New York con Anne Hathaway. Recensito entusiasticamente dai giornali inglesi, è un lavoro che porta sulla scena, in una prospettiva femminile, la crudezza di un tempo che non può lasciare testimoni. Eppure, resta quel velo di umanità che potrebbe – ma veramente? – cambiare qualcosa. Nella traduzione di Monica Capuani, con la regia di Livermore e l’interpretazione di un’attrice di talento come Linda Gennari, Grounded si avvale di un impianto scenico che coinvolge straordinariamente ogni singolo spettatore: una esperienza immersiva, che vola dal cielo ai meandri più dolorosi dell’animo.