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Romanzo dalla carica rivoluzionaria, sovversiva, scandalosa veramente fuori dall’ordinario, “L’arte della gioia” racconta di due personaggi vulcanici: la protagonista, Modesta, e l’autrice Goliarda, accumunati dal tentativo di emanciparsi e dalla gioia, la gioia di scrivere e di scrivere la propria vita.
È il 1976 quando Goliarda Sapienza, scrittrice siciliana sconosciuta, termina il suo romanzo di ottocento pagine che racconta la vita scandalosa di Modesta, eroina passionale che per amore della libertà trasgredisce tutte le regole. Il romanzo è a lungo rifiutato dagli editori. È solo nel 2005 che il romanzo viene scoperto in Germania e coraggiosamente tradotto e pubblicato in Francia, diventando in brevissimo tempo un caso letterario.
Donna ribelle, simbolo di emancipazione, Modesta diventa un personaggio imprescindibile della letteratura: “Lo scandalo che Modesta mette in atto, nel romanzo, è quello della sfida d’ogni convenzione e quello di voler forgiare un destino. E non in senso diciamo, neoliberale: io contro il mondo, ma anche volendo portare gli altri con sé, le altre con sé, e volendo generare una trasformazione nel mondo.” Dice la studiosa Alberica Bazzoni “Quindi non è una narrativa solo di una persona che ce la vuole fare nella vita. Un sogno americano o individualista”.
Il documentario racconta le sorti di questo romanzo e la vita di una donna che cresce in una famiglia anarchico-sindacalista.