Stasera in tv grande appuntamento con “Pagine”
Federica Sciarelli racconta “A sangue freddo”

È il 1959: Truman Capote, giovane scrittore celebre per il romanzo Colazione da Tiffany, si imbatte in una notizia del “New York Times”: nella tranquilla cittadina di Holcomb, in Kansas, quattro membri della famiglia Clutter vengono brutalmente uccisi il 15 novembre. A questa vicenda lo scrittore dedica cinque anni della sua vita tra ricerche, interviste, scrittura. “A sangue freddo” viene pubblicato prima a puntate sul “New Yorker” nel 1965 e nel 1966 vede la luce il romanzo che riscuote da subito un grande successo: un caso negli Stati Uniti e nel mondo, punto di riferimento imprescindibile di un certo genere di narrativa. Un delitto, un libro e poco dopo un film girato a Garden city e a Holcomb e Truman Capote diventa uno degli scrittori più acclamati.
Il documentario di Julien Gaurichon e Frédéric Bas racconta, attraverso filmati e testimonianze, un fatto di cronaca che Capote trasforma in romanzo e soprattutto quanto questo omicidio abbia segnato l’autore, dalle indagini al rapporto con gli assassini, due pregiudicati in libertà vigilata, arrestati all’inizio del 1960. Capote ha modo di incontrarli e intervistarli più volte: descrive Perry Smith come un uomo colto e sensibile mentre Dick Hickock gli appare rilassato e tranquillo. Tre mesi dopo l’arresto, al processo vengono accusati di omicidio intenzionale e condannati alla pena di morte per impiccagione; cinque anni dopo Capote assiste all’esecuzione: un trauma e una difficile situazione da tradurre sulla pagina.