Donne: un diritto conquistato

Il 21 ottobre 1945 papa Pio XII, come già ricordato, in presenza delle presidenti del CIF si dimostrò favorevole al suffragio femminile affermando: “ogni donna, dunque, senza eccezione, ha, intendete bene, il dovere, lo stretto dovere di coscienza, di non rimanere assente, di entrare in azione [..] per contenere le correnti che minacciano il focolare, per combattere le dottrine che ne scalzano le fondamenta, per preparare, organizzare e compiere la sua restaurazione”. Con queste parole Pio XII aveva interrotto la tradizione clericale in merito alla questione.
Segno potente di un definitivo cambiamento di mentalità in merito al suffragio femminile, col decreto legislativo luogotenenziale n. 74 del 10 marzo 1946, che era stato approvato dalla Consulta Nazionale il 23 febbraio 1946, Umberto dette alle donne, per la prima volta in Italia, il diritto di votare e il diritto di essere elette.
In base a tale decreto, le donne furono chiamate nel 1946 a votare alle prime elezioni amministrative del dopoguerra. Il decreto, che consentiva alle donne anche l’elettorato passivo, diede immediatamente i suoi frutti, infatti, già alle prime amministrative vi furono donne elette nelle amministrazioni locali.
Raiplay.
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