Martedì 4 marzo Rai 4, alle 21.20, si confronta con il thriller d’autore con il film di Paul Schrader “
Il maestro giardiniere”. Al centro della storia, Narvel Roth, che si prende cura con passione e meticolosità del vasto giardino della tenuta Gracewood. Norma, la proprietaria della tenuta, ha una grande stima di Narvel e per questo gli affida sua nipote Maya, orfana di madre e finita in un pericoloso giro di droga e criminalità. Seppur riluttante, il giardiniere accetta l’incarico, conscio che il suo oscuro passato potrebbe tornare a tormentarlo. Dopo “First Reformed” e “Il collezionista di carte”, il regista e sceneggiatore Paul Schrader torna a focalizzarsi sulla vita di un uomo solitario e misterioso che cerca la redenzione da un passato oscuro. Fanno parte del cast Joel Edgerton nel ruolo del protagonista, Sigourney Weaver e Quintessa Swindell.
Schrader ha scelto il giardinaggio come soggetto del film a causa della doppia valenza tematica. Il regista trova in quella professione «una ricca metafora sia nel bene che nel male: da un lato un suprematista bianco potrebbe dire “Siamo noi i giardinieri, estirpiamo le erbacce”, dall’altro un umanista potrebbe dire “Siamo noi i giardinieri, aiutiamo le cose a crescere”. E tutti e due usano la stessa metafora del giardinaggio, una è male e l’altra è bene». L’ispirazione per il personaggio di Narvel Roth gli è venuta guardando dei documentari e reality show sul giardinaggio, notando come fosse “un mestiere perfetto per chi vuole nascondersi”. Come col precedente Il collezionista di carte, Schrader ha creato prima il personaggio protagonista e poi, a ritroso, il suo passato: Narvel, un informatore sotto protezione testimoni, era stato inizialmente concepito come un ex-sicario mafioso, per poi diventare un ex-neonazista. Secondo il regista, “il Proud Boy che trova l’amore era un soggetto troppo scabroso”.
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