Le ore finali
Durante un freddo fine settimana di novembre del 1918, il destino dell’Europa era nelle mani di pochi uomini che rappresentavano le superpotenze dell’epoca. “Grande Guerra – Le ore finali” – in onda venerdì 10 novembre alle 22.10 in prima visione su Rai Storia, introdotto e contestualizzato dalla professoressa Barbara Bracco – è la storia delle loro trattative, che avrebbero posto fine a quattro anni di conflitto devastante. Il culmine di quelle discussioni fondamentali è un singolo pezzo di carta firmato in un vagone ferroviario in una foresta a nord di Parigi. Lo speciale esplora l’affascinante verità dietro questi negoziati e rivela come l’accordo per porre fine a una guerra ha avuto un ruolo nell’iniziare la successiva.
La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Inizialmente definita “guerra europea” dai contemporanei, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri Paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti d’America e l’Impero giapponese, prese il nome di guerra mondiale o Grande guerra.
Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca ed erede al trono Francesco Ferdinando e sua moglie Sophie, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Principe. La guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali in due blocchi: da una parte gli Imperi centrali (Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall’altra gli Alleati, rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo (fino al 1917), Impero giapponese e Regno d’Italia (dal 1915). Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa), di cui oltre 9 milioni morirono; si registrarono milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.