Stasera in tv “O anche no, da vicino nessuno è normale”  "O anche no", la puntata di oggi è su disabilità e mare
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Stasera in tv “O anche no, da vicino nessuno è normale” 

Speciale Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo

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In vista della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, il 2 aprile, “O anche no, da vicino nessuno è normale”, il programma di inclusione sociale, disabilità e diritti fondamentali, propone una puntata speciale in onda  sabato 29 marzo a partire dalle 23.45 su Rai 3.
Ospiti di Paola Severini Melograni, dagli studi Rai di Milano, numerosi ospiti provenienti da Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Lazio, Calabria e Puglia, rappresentanti dell’impegno delle innumerevoli realtà italiane che si dedicano ogni giorno a più di 600 mila persone con spettro autistico.
Tra loro Alessandro Pontara e Iva Berasi, fondatori della Locanda del Barba di Trento, una realtà che unisce il settore dell’accoglienza e i piaceri della buona cucina a un progetto di inclusione lavorativa, sociale ed economica rivolto a persone autistiche e con disabilità psichica, valorizzando al tempo stesso la loro presenza attiva e aperta alla comunità del territorio.
Poi, il giovane pugliese Simone Maghernino, in arte MagoS, insieme alla mamma Luisa, racconta il suo progetto musicale e di vita. Il canto per lui è stato un mezzo per mescolarsi ai suoi coetanei e trasmettere emozioni, cancellando etichette e pregiudizi limitanti, mentre Samantha Lentini è presidente dell’associazione La Rotonda di Milano e tra gli organizzatori del Festival In&Aut, il primo festival in Italia dedicato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo delle persone autistiche.
E ancora, il pedagogista, imprenditore e appassionato rugbista don Andrea Bonsignori, che con l’impresa sociale BreakCotto ha assunto centinaia di ragazze e ragazzi autistici per avviarli al mondo del lavoro in tutta Italia; Gigi Lupo dell’associazione calabrese Calcia l’autismo che parla dell’importanza dello sport e del gioco di squadra come strumento di inclusione e crescita personale; e il giornalista Gianluca Nicoletti che racconta di suo figlio Tommy, giovane autistico con la passione per l’arte e la pittura.

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