L’eroica impresa vedrà la sconfitta dei tedeschi e permetterà a Bellomo di consegnare agli alleati, che arrivano a Bari qualche giorno dopo, una città libera e con le infrastrutture intatte. Il 28 gennaio 1944 il generale Bellomo sarà però arrestato dai militari inglesi con l’accusa di aver compiuto un crimine di guerra: l’episodio incriminato risale al 30 novembre 1941, quando il generale ordina di sparare a due ufficiali inglesi che stavano tentando di fuggire da un campo di prigionia. Il processo, iniziato il 23 luglio 1945, a guerra non ancora conclusa è il primo in Europa contro un presunto criminale di guerra e si svolge nella quasi totale assenza di garanzie per l’imputato: il generale è accusato di aver fatto uccidere a freddo i due uomini e viene condannato a morte. Unico ufficiale italiano a essere giustiziato per crimini di guerra, Nicola Bellomo nel 1951 riceverà la medaglia d’argento al valor militare per l’azione al porto di Bari.
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