Agrippina, sangue e potere nella Roma imperiale

Le principali fonti storiche su Agrippina maggiore sono quelle dei grandi annalisti e biografi imperiali romani: Tacito, che con i suoi Annales ci racconta la storia di Roma dal 14, anno della morte del primo imperatore, Augusto; Svetonio, che nelle sue Vite dei Cesari ci narra la storia dei primi dodici imperatori romani, compreso Giulio Cesare; Cassio Dione, che nella sua imponente opera, l’Historia romana, ci fa un resoconto cronologico di tutti i fatti accaduti dalla fondazione di Roma, nel 753 a.C., fino alla sua epoca nel 229 d.C., coprendo un arco temporale di quasi un millennio. Inoltre, un’opera autobiografica di Agrippina minore, figlia di Agrippina, raccontava le vicende della madre ma è andata perduta, anche se venne usata come fonte dagli altri autori.
Considerata dagli scrittori antichi una donna di animo nobile e moralità impeccabile, è una delle poche esponenti delle famiglie imperiali romane ad aver goduto di buona reputazione sia nelle fonti a lei contemporanee sia in quelle postume. Dopo la sua morte, Tiberio disse di essere stato generoso con Agrippina per non averla condannata a morte e la accusò anche di dissolutezza e di adulterio con Gaio Asinio Gallo.
Appuntamento assolutamente da non perdere.
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