Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole
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Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole 

“L’Atlante che non c’è”: la Sicilia del Commissario Montalbano

Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole
Sono Vigata, Montelusa e la Sicilia del commissario Montalbano le mete de “L’atlante che non c’è”, il programma di Rai Cultura firmato da Davide Venturi e Riccardo Marra condotto da Marco Vivio, in onda lunedì 24 febbraio alle 23.40 su Rai 5 per “Sciarada, il circolo delle parole”. Un viaggio sulle tracce del personaggio di uno tra gli scrittori più amati dal pubblico, Andrea Camilleri, e dei luoghi della fantasia che rispecchiano quel micro-continente che è la Sicilia reale. A fare da guida, sono Gaetano Savatteri, Antonio Sellerio, Gianluca Maria Tavarelli, Stefania Auci, Mariolina Venezia, Donatella Finocchiaro, Salvatore Silvano Nigro.
Andrea Camilleri è nato il 6 settembre 1925 a Porto Empedocle, la “marina” di Agrigento, sulla costa sudoccidentale della Sicilia; la città è poco distante dalla contrada Kaos che ha visto i natali di Luigi Pirandello (1867), cugino della nonna paterna Carolina; lo scrittore è morto a Roma, stessa città della scomparsa dell’illustre parente (1936), il 17 luglio 2019. Andrea Calogero è l’unico sopravvissuto dei tre figli di Giuseppe (Peppino) Camilleri, fascista della prima ora e ispettore del lavoro portuale nel periodo in cui Porto Empedocle era «la seconda marineria d’Italia per ordine d’importanza»; la religiosa madre Carmela Fragapane gli impone come secondo nome Calogero, santo celebrato nel giorno della nascita e veneratissimo co-patrono di Girgenti. Lo scrittore, pur essendo esplicitamente ateo – è sepolto nel Cimitero Acattolico del quartiere Testaccio di Roma –, ha conservato, se non devozione, sempre grande rispetto per il santo nero e tradizionalmente vendicativo, evidente dallo spazio riservato nel suo studio ad alcune statuine in suo onore.
La famiglia, un tempo agiata, si ridimensiona economicamente, pur rimanendo benestante, così da poter mantenere il ragazzo agli studi. Nato prematuro, di costituzione gracile, il piccolo Nenè cresce con un temperamento ribelle che si manifesta nella mancanza di senso gerarchico.

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