“Fuochi d’artificio” con la regia di Susanna Nicchiarelli

Una serie evento in tre serate, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione

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1944, Alpi piemontesi. Marta, Davide, Sara e Marco sono quattro amici tra i 12 e 13 anni che sognano la fine della guerra e il momento in cui potranno riabbracciare i genitori e i fratelli maggiori. Stanchi di essere trattati come bambini, quando per caso scoprono che la loro età consente di evitare sospetti e perquisizioni, decidono di aiutare in segreto i partigiani. I quattro giovani amici assumono così l’identità del fantomatico “Sandokan”, il ribelle che mette in difficoltà i nazisti e i fascisti della valle. Tra ripide salite e discese mozzafiato, enormi pericoli e grandi prove di coraggio, Marta e i suoi amici contribuiranno a loro modo alla vittoria finale della Resistenza e alla liberazione del nostro Paese dall’occupazione nemica.
Fuochi d’artificio” – tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Bouchard, con la regia di Susanna Nicchiarelli – è una produzione Fandango-Matrioska in collaborazione con Rai Fiction, in onda il 15, il 22 e il 25 aprile 2025 in prima serata su Rai 1 (su RaiPlay in anteprima i primi due episodi da 50’ il 13 aprile), nell’ambito delle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione. Scritto da Marianna Cappi e Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Andrea Bouchard. Nel cast: Anna Losano, Luca Charles Brucini, Carlotta Dosi, Lorenzo Enrico, Carla Signoris, Bebo Storti, Alessandro Tedeschi, Paolo Briguglia, Barbara Ronchi, Francesco Centorame.
Susanna Nicchiarelli attinge a cult quali I Goonies e Stand by me – Ricordo di un’estate per portare sul piccolo schermo la storia scritta da Andrea Bouchard. È infatti dal suo romanzo che nasce la miniserie in tre serate Fuochi d’artificio, un titolo interessante che qualitativamente si fa notare sotto numerosi aspetti: estetica, sceneggiatura, fotografia (con le suggestive Alpi piemontesi a fare da sfondo), costumi e dialoghi, solo per citarne alcuni. Nicchiarelli imprime il suo marchio di fabbrica “pop” alla regia.

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