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Oggi in tv andiamo sulle orme di Gerda Taro

Tra guerra e speranza

Oggi in tv andiamo sulle orme di Gerda Taro

In un’epoca in cui è stato inventato il fotogiornalismo, Gerda Taro ha fotografato la tragedia della guerra civile spagnola e ha creato un lavoro pionieristico prima di perdere la vita alla vigilia del suo ventisettesimo compleanno. Dalla Germania di Hitler, alle battaglie disperate della Repubblica spagnola, al bohémien parigino degli anni tra le due guerre, la sua breve vita ha attraversato la grande storia della prima parte del Novecento. Una vita ripercorsa dal doc di Camille Mènager – prodotto da Brotherfilms con la partecipazione di France Tèlèvision – “Sulle orme di Gerda Taro”, in onda martedì 21 novembre alle 19.25 su Rai 5. Le sue fotografie esprimono la follia degli uomini, il dolore della guerra, ma anche l’ideale della fratellanza e la speranza per un mondo migliore. Il suo nome, scomparso dalla memoria collettiva, è riemerso dal limbo dell’oblio, grazie anche al libro “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek che ha vinto il Premio Strega nel 2018. Un documentario coinvolgente che segue la scoperta casuale delle sue foto, che per anni erano state attribuite al suo celebre compagno Robert Capa, e ne ricostruisce la vita breve, ma ricca di scelte coraggiose e decisive.

Gerda Taro, il cui vero nome era Gerta Pohorylle, nasce da una famiglia di ebrei polacchi. È portata per lo studio, è una buona giocatrice di tennis, ama vestirsi bene e fin da bambina dimostra di avere un carattere forte. Nonostante le sue origini borghesi, giovanissima entra a far parte di movimenti socialisti e di lavoratori. Per questo motivo e per la sua origine ebraica, l’avvento del nazismo in Germania le crea molti problemi. Finisce in carcere in quanto attiva nel Partito comunista tedesco, interrogata non parla e, grazie al suo passaporto polacco, viene liberata. Con un amico lascia la Germania alla volta di Parigi.

Appuntamento imperdibile.

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