Oggi in tv torna l’appuntamento con “Geo”
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Oggi in tv torna l’appuntamento con “Geo”

 Per la Giornata Mondiale delle Malattie Rare

Oggi in tv torna l’appuntamento con “Geo”
In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, “Geo” – il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi – in onda giovedì 27 febbraio alle 16.10 su Rai 3, ospiterà in studio Katia Moletta, madre di un bambino di 11 anni affetto dalla Sindrome di Sanfilippo. In collegamento anche Elvira De Leonibus, dirigente di Ricerca al Cnr e responsabile del laboratorio che al Tigem – Istituto Telethon di Genetica e Medicina – che studia meccanismi e possibili nuovi approcci terapeutici per la sindrome.
Si chiama «Eurexpress» il progetto multicentrico che la Comunità Europea finanzierà nei prossimi quattro anni con 12 milioni di euro. Iniziativa ambiziosa mai intrapresa a livello mondiale per questo tipo di opera in cui Napoli, grazie al centro di ricerca Tigem diretto dal professore Andrea Ballabio, sarà la capofila e guiderà dodici gruppi di scienziati. «Finora ci siamo occupati di ricerca genomica, ma siamo già in fase molto avanzata per la terapia genica – chiarisce Ballabio – perché abbiamo sperimentato con successo su animali dei medicinali che ci prepariamo a testare sull’uomo, per curare malattie oculari e metaboliche. Ma la vera novità è rappresentata da un progetto che rientra nel sesto programma quadro: il Tigem – centro che dirigo nella nuova sede in via Pietro Castellino – ha un nuovo impegno, quello di mettere a punto l’”Atlante anatomico dei geni”. Lavoro che effettueremo coordinando per quattro anni 12 gruppi di ricerca europei che impegnerà colleghi italiani, tedeschi, francesi, spagnoli, inglesi e svizzeri». L’Atlante anatomico dei geni sarà decisivo per unificare ancora di più la ricerca scientifica alla medicina e all’assistenza. «Dobbiamo studiare i 30 mila geni dell’uomo e mettere a punto un loro atlante anatomico che ci serve a capire se i geni sono “accesi” o “spenti”.
Appuntamento imperdibile.

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