“Rebus” con Giorgio Zanchini e Giordano Bruno Guerri
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“Rebus” con Giorgio Zanchini e Giordano Bruno Guerri

Dall’allarme clima al misterioso mondo della risata

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Il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre dal 1850. Intanto, l’America di Trump abbandona le politiche green. Che conseguenze avrà questo cambio di rotta? E l’Europa come reagisce? A “Rebus” – in onda domenica 13 aprile alle 16.15 su Rai 3 – Giorgio Zanchini, da questa e per quattro settimane in compagnia dello storico Giordano Bruno Guerri, ne parla con il climatologo Luca Mercalli
Poi, obiettivo sulla risata: perché si ride? Come nasce e si sviluppa il senso dell’umorismo nel cervello? Con la neuroscienziata Mirella Manfredi e la coppia comica Maria di Biase e Corrado Nuzzo “Rebus” farà un viaggio nel misterioso mondo della risata.

La Storia ha visto consolidarsi uno stretto rapporto tra la Comicità e la stessa Umanità. Nonostante nella nostra contemporaneità l’Arte di far ridere abbia virato inesorabilmente verso il trash, sarebbe bene ricordare che essa è tra gli aspetti più importanti dell’esperienza umana. Infatti, è proprio attraverso la Comicità che gli esseri umani hanno trovato delle modalità con le quali esprimere ed affrontare le sfide, anche quelle più impegnative, della quotidianità, come i conflitti sociali, politici e anche quelli culturali. Già nell’Antichità possiamo trovare importanti esempi di quest’Arte di vita. Rileggendo le più importanti commedie greche e romane, possiamo renderci facilmente conto di quanto sia lo spazio offerto alla critica sociale e politica attraverso la satira e il sarcasmo. I più conosciuti commediografi dell’epoca, come Aristofane e Plauto, usavano la Comicità per mettere in discussione le convenzioni sociali e per esplorare i difetti umani. Spesso le loro opere offrivano una prospettiva critica e, allo stesso tempo, umoristica sulla vita quotidiana e sulle istituzioni dell’epoca.
Busto di Aristofane
I secolo a.C.
Tra le opere che sono giunte sino a noi di Aristofane, è bello ricordare Le Nuvole, un’opera scritta nel 423 a.C.

Appuntamento da non perdere.

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