Stasera “Capri, Amalfi, Ravello. Storie della Dolce Vita”
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Stasera “Capri, Amalfi, Ravello. Storie della Dolce Vita”

Da Jacqueline a Zeffirelli

Stasera “Capri, Amalfi, Ravello. Storie della Dolce Vita”

Fuggire, rigenerarsi, ispirarsi, innamorarsi: per questo – negli anni ’50 e ’60, protetti da antiche dimore e attratti dalla vita lenta di città arrampicate sulla costa tra il giallo dei limoni e il blu del mare – artisti, star del cinema, industriali e nobili decaduti scelgono la Costiera Amalfitana. Le città di Amalfi, Ravello, Positano e l’isola di Capri, diventano il palcoscenico di storie uniche e stravaganti, al centro dello speciale “Capri, Amalfi, Ravello. Storie della Dolce Vita”, contestualizzato dallo storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa, in onda lunedì 3 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
Il sole dell’agosto 1962 illumina la prima storia, quella della First Lady Jacqueline Kennedy che decide di trascorrere un’estate tranquilla con i figli in costiera, in fuga dalle storie di infedeltà del marito e presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Alloggia a Villa Episcopio, a Ravello, dove sta soggiornando anche Gianni Agnelli, con il quale nasce una storia d’amore fugace che però li vede inseparabili, fino – si dice – alla telefonata di Kennedy che avrebbe detto, riferendosi alla figlia “More Caroline, less Agnelli”.
Gli amori finiscono anche per un piatto di spaghetti rovesciato in testa: è quello che è successo al regista Roberto Rossellini ad opera di Anna Magnani, sospettosa e gelosa per la collaborazione inizialmente solo lavorativa con l’attrice Ingrid Bergman che, infastidita dallo star system hollywoodiano, decide di trasferirsi ad Amalfi, città che farà da sfondo alla storia d’amore con Rossellini. Anche Capri accoglie gli innamorati, come la figlia di Thomas Mann, Monika, che dagli anni ‘50 vive nella storica dimora di Villa Monacone dove, nonostante l’opposizione della famiglia, inizierà una trentennale storia con l’ultimo figlio del costruttore della villa, il pescatore Antonio Spadaro. I capresi la ricordano mentre ascoltava musica classica dando le spalle al mare, che lei odiava: d’altronde, prima di…

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