Giovanni Pirelli, l’erede ribelle

Figura di rilievo in una delle più importanti stagioni del Novecento, Giovanni Pirelli era destinato a una vita d’imprenditore industriale. E tuttavia ne vive molte altre, e molto diverse. Soldato, tenente degli Alpini, aspirante aviatore, partigiano, scrittore, storico, attivista politico e intellettuale. Figlio di Alberto, è l’esempio vivente di uno dei moniti paterni: “Essere sempre uomo del proprio tempo”. Giovanni Pirelli attraversa infatti tutti i momenti cruciali del Secolo Breve italiano: la guerra e la Resistenza, la militanza politica, la diplomazia e il dialogo con il mondo della fabbrica.
Del Novecento, Giovanni Pirelli interpreta tutte le inquietudini e gli esiti provocati in primo luogo dalla Seconda Guerra Mondiale. L’esperienza del conflitto, a cui partecipa prima come soldato e poi come ufficiale, lo porta ad abbandonare l’iniziale entusiasmo di difesa dell’onore della Nazione in favore di una ricerca disillusa di “nuova realtà”. Attento e sensibile osservatore dei luoghi e degli uomini che lo circondano, infatti, sceglie una strategica posizione “di frontiera”, sul confine di molti orizzonti. Il suo è un animo spinto alla meditazione e al pensiero intellettuale che si delinea definitivamente quando entra a far parte della Resistenza. Da qui in poi, le scelte sono chiare: si iscrive al Partito Socialista Italiano.
Raiplay.
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