Stasera in tv arriva Di là dal fiume e tra gli alberi Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi. Stormborn
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Stasera in tv arriva Di là dal fiume e tra gli alberi

Il Comelico

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Incastonato nelle Dolomiti venete, il Comelico rappresenta un angolo remoto e autentico del Veneto nordorientale. Una terra, poco battuta dal turismo di massa, che custodisce paesaggi incontaminati e testimonianze storiche di grande rilievo, al centro del doc di Claudia Seghetti per il ciclo “Di là dal fiume e tra gli alberi” in onda in prima visione domenica 4 maggio alle 21.15 su Rai 5. Durante la Prima Guerra Mondiale, il Passo della Sentinella fu teatro di aspri combattimenti tra le truppe italiane e austro-ungariche. Oggi, la “Strada degli Alpini”, una via ferrata storica, permette di ripercorrere quei luoghi carichi di memoria, offrendo panorami mozzafiato e un’immersione nella storia.
Ma il Comelico non è solo storia. La comunità locale ha mantenuto vive tradizioni di gestione collettiva delle risorse, basate su solidarietà e cooperazione. Questi modelli di proprietà collettiva e gestione comunitaria rappresentano un esempio virtuoso di sostenibilità, coesione sociale. Oggi, il Comelico guarda al futuro puntando sulle nuove generazioni e sulla valorizzazione del territorio, mantenendo intatti i valori che da sempre lo contraddistinguono.
Il territorio della Val Comelico, confinante con l’Alto Adige e con l’Austria, fa parte del Cadore.
Quest’ultimo ha una storia molto antica: infatti i ritrovamenti archeologici abbondano a partire da quello di Mondeval (posto a quota 2150 m. presso San Vito di Cadore) risalente al Mesolitico; vi sono poi i ritrovamenti di necropoli a Lozzo, Pozzale e Valle che indicano che questi luoghi erano già abitati nel 1000 a.c. e, per finire, abbiamo le iscrizioni venetiche risalenti al 500/600 a.c. scoperte a Lagole e Calalzo. Possiamo quindi affermare che la presenza dell’uomo in questi luoghi fu cospicua sin dai tempi più remoti. Per il Comelico, invece, non essendosi avuto alcun ritrovamento archeologico, non si possono fare ipotesi e dobbiamo limitarci a pensare che la sua storia segua quella di tutto il Cadore.

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