Stasera in tv grande appuntamento con Art Night
“Storie di un Paese fotogenico”

Subito dopo l’unità politica l’Italia dovette affrontare il difficile compito di costruire l’unità linguistica e, con essa, una comune identità culturale e civile. Era dunque imprescindibile intraprendere un percorso di mappatura, catalogazione e conoscenza del patrimonio artistico che, fino a quel momento, era appartenuto a tanti stati diversi. Per conoscere e catalogare il patrimonio culturale più vasto del mondo si arrivò ad avvalersi di una delle grandi invenzioni tecnologiche dell’Ottocento: la fotografia. Per questo, nel 1895, nasce il Gabinetto Fotografico Nazionale e comincia ad attraversare il territorio italiano e a fotografarlo. Non solo, nel giro di dieci anni comincia anche ad acquisire altri fondi fotografici e a costruire quello che oggi è il più grande archivio italiano sul patrimonio culturale, che conserva otto milioni di foto.
Oltre a raccontare campagne fotografiche incentrate su monumenti artistici straordinari, il documentario si sofferma su alcuni importanti fotografi italiani dall’inizio del Novecento a oggi, come Mario Nunes Vais, Sebastiana Papa, Paolo Ventura.
Sullo sfondo resta sempre presente la storia italiana, colta in alcuni passaggi decisivi, drammatici, il fascismo, la Seconda Guerra mondiale, gli anni della ricostruzione, del boom, i decenni dell’innovazione tecnologica.
Nel 1975 – insieme all’Istituto Centrale per il Catalogo e all’Aerofototeca – il Gabinetto Fotografico Nazionale viene inglobato nel nuovo Istituto Centrale.