“Italiani brava gente”

Seconda Guerra Mondiale. La catastrofica campagna italiana di Russia rivive attraverso le dolorose vicende di un gruppo di militari provenienti da diverse parti d’Italia. E’ il film di Giuseppe De Santis “Italiani brava gente”, in onda domenica 18 maggio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Andrea Checchi, Raffaele Pisu, Riccardo Cucciolla, Peter Falk.
Italiani brava gente di De Santis fa eco alla Ballata di un soldato del ’59 di Čuchraj e non soltanto perché il personaggio della protagonista è interpretato in entrambi i film dalla stessa attrice, Žanna Prochorenko, ed è quasi identico benché impegnato in ruoli diversi, ma per la medesima retorica partigiana e nazionalista con la quale si dipingono rispettivamente il popolo italiano e quello russo che fa del racconto un tema ben svolto ed artificiosamente costruito per la dimostrazione della tesi contenuta nel titolo del film. I buoni sentimenti stanno tutti da una parte mentre il malvagio, come nelle favole, è ben individuato e manifesto, identificabile a prima vista dalla divisa indossata, nella fattispecie quella nazista. Nonostante ciò, la bravura del cast, Checchi, Cucciolla, Pisu, Falk, e la spettacolarità delle scene di guerra fanno di quest’opera un film ancora guardabile e nella storia del nostro cinema sarà ricordato come ultimo esempio di cinema neorealista corale in cui fa capolino sorniona la commedia all’italiana, come già accaduto nel ’59 con La grande guerra di Monicelli, come a dire che un tema serio, almeno per il cinema italiano, fino in fondo non può essere trattato veramente in modo serio ma deve sempre sfociare in una farsa seppure in una tragica farsa, dimenticando, e forse è questa la sua funzione, la storia che fa del popolo italiano un popolo sconfitto, zimbello prima dei tedeschi e poi degli americani e questo gioco dura fino a oggi.
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