“Adolescenza” di Virgilio Sabel e Luisa Collodi

Nel 1978 Virgilio Sabel e Luisa Collodi realizzano un’inchiesta sull’adolescenza, divisa in sei puntate, andate in onda sulla Rete 2 tra il 13 dicembre del 1978 e il 17 gennaio del 1979. Dopo le inchieste “Giovani d’oggi” del 1960 e “Giovani” del 1967, l’obiettivo è quello di tornare a ritrarre i ragazzi italiani giunti in quella fase della vita così determinante per lo sviluppo della personalità, di cui si comincia a comprendere pienamente l’importanza.
Gli autori sono professionisti già sperimentati in inchieste importanti, realizzate per la Rai negli anni precedenti. La pedagogista Luisa Collodi ha già firmato nel 1969 un reportage per la TV dal titolo “L’Italia dei dialetti”, con cui ha contribuito alla comprensione dei motivi della mancata diffusione della lingua italiana in alcune zone della penisola.
Virgilio Sabel è un autore e regista poliedrico, che collabora alla sede di Roma fin dal 1944, all’indomani della Liberazione dai nazisti. Contribuisce allo sviluppo del documentario scientifico, un genere tutto particolare. “Un millesimo di millimetro” del 1950, uno dei capisaldi del genere, lo porta a collaborare con il settore cinematografico della Olivetti. Nel 1958 Sabel viene chiamato dalla Rai per realizzare “Viaggio nel sud”, in cui viaggia e racconta con la cinepresa le regioni meridionali. Sabel realizza anche Caroselli, scrive canzoni di successo e firma altre inchieste fondamentali, tra cui “La storia della bomba atomica” nel 1963, in cui propone una lunga intervista a Julius Robert Hoppenheimer, lo scienziato che perfezionò gli ordigni nucleari lanciati su Hiroshima e Nagasaki.
Collodi e Sabel scelgono di incontrare i ragazzi nei luoghi in cui vivono gran parte del loro tempo.
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