Il Papa della gente, degli ultimi, dei migranti, dei poveri, dei detenuti. Il Papa delle periferie, geografiche e esistenziali, che ha valorizzato le donne nella Chiesa e si è scagliato contro i muri e contro le guerre. Che per primo parlò di “terza guerra mondiale a pezzi”. Francesco che si è battuto per l’ambiente e la cura del creato, per una chiesa “povera”, aperta e inclusiva. Un Papa innovatore se non, come è stato definito, “rivoluzionario”. Nel vuoto che improvvisamente ha lasciato tra credenti e non credenti, e in attesa dei funerali solenni, a Tv7, in onda venerdì 25 aprile alle 23.30 su Rai 1,  un bilancio, con esperti e analisti, dei 12 anni straordinari di Francesco sul soglio di Pietro e un viaggio attraverso i temi a lui cari: da Buenos Aires reportage alla ricerca delle origini che ne hanno forgiato il carattere; l’amore per i bambini vittime delle guerre; il rapporto con le periferie e i poveri; la denuncia delle stragi dei migranti e delle condizioni dei detenuti; la visione della donna tra innovazione e tradizione. E ancora, il grido di dolore per l’ambiente; il Papa viaggiatore e l’apertura al dialogo interreligioso; i difficili rapporti con l’America di Trump; il suo stile comunicativo e il pensiero sull’intelligenza artificiale; il suo amore per la leggerezza, l’arte, la musica, il calcio. E poi: quale eredità lascia Francesco? E chi la raccoglierà?