Anche questa 76° edizione della Mostra del Cinema di Venezia sarà condita e insaporita dalla cucina del rinomato Chef internazionale Tino Vettorello.Il ristorante, posizionato presso la Terrazza Biennale, proprio davanti al Red Carpet, sarà il cuore gastronomico del Festival.
Da più di 10 anni, Tino Vettorello è il punto di riferimento per il pubblico e addetti ai lavori alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo ristorante accoglie di anno in anno star di fama mondiale prima e dopo i red carpet, diventando cosi il ristorante più in vista d’Italia.
Ogni anno dedica un nuovo piatto alla star più importante della mostra: a Venezia 2018 è toccato a Viaggio al Sud dedicato a Lady Gaga, ovvero, una burratina leggermente affumicata su un letto di cipolla rossa e dei pomodorino. Impossibile poi non farsi attrarre dal celeberrimo Rombo alla Clooney, ispriato e voluto dall’attore americano. “Io sono quello che cucina. E che siano stelle hollywoodiane o semplici avventori, ospiti eccellenti o giornalisti, tutti sono importanti, dal primo all’ultimo”. Ai ‘capricci’ (o ‘esigenze’) delle celebrity, risponde a modo suo: “Il trucco è non dargli quello che vogliono. Sorprenderli, magari portandoli in cucina”.
Tino Vettorello sceglie per le sue creazioni prodotti di altissimo livello, per dare vita a ricette sofisticate ed uniche. Fondamentale nella cucina dello Chef è l’attenzione e l’utilizzo dei migliori prodotti DOP e IGP provenienti dalla sua terra di origine: il Veneto, territorio che esporta in Italia e nel mondo le eccellenze del Made in Italy, che attraverso la sua creatività diventano protagoniste di un viaggio emozionale. Studio, passione, ricerca, contaminazione sono le chiavi della sua visione gastronomica che porta tutta la sua tradizione veneta nei piatti proposti, attraverso influenze culturali profonde e prodotti DOP rivisitati con dinamismo contemporaneo, che esaltano il sapore e l’essenza.
Della sua cucina, Tino racconta: “Nella cucina amo sperimentare e ricercare l’essenza del gusto. La base di tutto sono i prodotti che devono sempre essere di primissima qualità, amo definirmi uno che trasforma le materie prime in cibo, che usa la fanstasia per raccontare un viaggio attraverso un piatto” – aggiunge Tino – “assaporando e scegliendo il prodotto si possono creare ricette che saranno uniche e indimenticabili” .
Maestro della cucina d’autore italiana, lo Chef Tino Vettorello nel corso degli anni non solo ha conquistato il palato di artisti e sportivi di tutto il mondo ma anche quello del Santo Padre. “Tra tutte, l’esperienza che ricordo con più emozione e sentimento è la cena che ho avuto l’onore di preparare per Papa Benedetto XVI”, confessa lui che ha cucinato anche per gli olimpionici di Vancouver e Sochi (conquistandosi il diritto a sfoggiare i cinque cerchi sulla propria casacca) e i partecipanti ai Mondiali di nuoto, di scherma, di ciclismo e l’America’s Cup.
Vettorello ha recentemente sviluppato nuovi progetti per portare la cucina italiana in Kazakistan, dove è stato aperto il primo ristorante dal nome “Adagio”, dove vengono valorizzate le tradizioni e l’originalità della cultura italiana nel mondo. Le ricette tradizionali italiane, perfezionate dalla storia secolare del continente, sono state prese come base dallo chef Tino Vettorello.
Oggi Vettorello di ristoranti e ‘location’ ne ha diversi, tra punti di ristoro e dimore storiche: su tutti la splendida villa e ristorante “Tre Panoce” di Conegliano, e poi durante il festival, l’affollatissima Terrazza Biennale, proprio davanti al Red Carpet del Palazzo del Cinema, oltre al “Bacaro”, il bar davanti al palazzo del Casinò e il ristorante “Lio”.
Dice Vettorello: “L’arte di emozionare passa anche attraverso l’estetica: il piatto è un contenitore su cui noi creiamo un disegno”. E Vettorello di disegni – e di piatti – ne crea di nuovi ogni anno.
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