Un’immersione tra gli ultimi della terra: è il documentario “
Ultima Fermata” di Angelo Loy, Martino Mazzonis e Luigi Montebello, con la collaborazione di Davide Rinaldi, proposto da “Il Fattore Umano”, in onda martedì 25 febbraio alle 23.10 su Rai 3. In primo piano la condizione dei cittadini statunitensi senza fissa dimora, vittime di un sistema privo di reti di protezione, costretti a vivere in condizioni di marginalità estrema. Ad accompagnare le loro storie, la voce inconfondibile di Tom Waits, che torna a suonare dopo anni di assenza dai palcoscenici, in esclusiva per “Il Fattore Umano”. Con le poesie tratte da “Seeds on Hard Ground”, il musicista fa da contrappunto al paesaggio di volti e situazioni raccontate nel documentario.
“Il Fattore Umano” è un programma di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello.
Tom Waits è uno dei massimi artisti rock (e non solo) lasciatici in eredità dal 900. Nell’arco di trent’anni di carriera, si è costruito una reputazione invidiabile, fondata su un’etica professionale mai scalfita da tentazioni commerciali o suggestioni divistiche, ma soprattutto su una serie di album di qualità elevatissima.
Dal punto di vista iconografico, l’arte di Waits è l’arte di un cantastorie che ha sempre contemplato l’America e i suoi ideali in modo critico, preferendo raccontare la cosiddetta “wrong side” dell’immaginario a stelle e strisce, abitata da vagabondi, anime erranti senza meta (“rain dogs”) e da ogni genere di reietti. L’immaginario di Waits è il medesimo di Bukowski e di quei poeti cresciuti in seno alla controcultura underground statunitense, i quali, negli anni 60 e 70, hanno assunto un atteggiamento avverso, se non sprezzante, nei confronti dell’American way of life. Waits narra di un sogno americano che, ammirandosi borioso negli specchi deformanti di un luna park, si riscopre improvvisamente incubo.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere. Raiplay.