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A Fabbri 1905 il Premio che la designa ambasciatrice del Made in Italy nel mondo

A Fabbri 1905 il Premio che la designa ambasciatrice del Made in Italy nel mondo A Fabbri 1905 il Premio che la designa ambasciatrice del Made in Italy nel mondoAmbasciatrice del gusto italiano, capace di distinguersi per i suoi prodotti innovativi e di qualità e di proiettarsi sui mercati internazionali: è con l’orgoglio di rappresentare il proprio Paese nel mondo che Nicola Fabbri, Amministratore Delegato di Fabbri 1905, ha ricevuto oggi a Roma, dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Premio Qualità Italia del Comitato Leonardo – Italian Quality Committee.

Il Premio, consegnato nell’ambito della Giornata Qualità Italia a Palazzo Barberini, è un prestigioso riconoscimento alla capacità dell’azienda di portare in alto il tricolore sui mercati esteri, valorizzando attraverso la propria attività imprenditoriale e produttiva quel saper fare che ha reso il termine made in Italy sinonimo di unicità e garanzia di qualità. Sono intervenuti alla cerimonia la Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini, il Presidente di ICE Agenzia, Carlo Ferro, il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano. Presente il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano.

E’ con particolare emozione – ha dichiarato Nicola Fabbri – che ricevo a nome della Famiglia e dell’azienda questo importante attestato ispirato alla figura di Leonardo, simbolo dell’unicità del genio italico che sa unire arte, scienza e tecnologia. Da oltre cento anni realizziamo con cura artigianale prodotti innovativi con l’ambizione di far conoscere il nostro stile e la nostra cultura e di donare piccoli momenti di felicità alle famiglie di tutto il mondo. Un impegno che non abbiamo mai interrotto e che oggi si rivela ancora più strategico”.

 

La premiazione, che si sarebbe dovuta svolgere a marzo del 2020, assume infatti un significato particolare: la voglia e la capacità del nostro Paese di rialzarsi e ripartire, ponendosi come modello internazionale nell’affrontare e superare la pandemia.

Lo testimoniano i dati economici, ma anche lo spirito con cui abbiamo saputo affrontare appuntamenti simbolici come le Olimpiadi, che mai come quest’anno ci hanno proiettato sul tetto del mondo. Una rinascita che va consolidata investendo sulle nuove generazioni e sostenendo concretamente il loro ingresso nel mondo del lavoro attraverso la formazione e la ricerca.

In questa logica si inserisce il Premio di Laurea Fabbri 1905 dedicato alla migliore tesi sul museo di impresa, che vede l’azienda bolognese nuovamente partner dell’iniziativa promossa dal Comitato Leonardo. Ad aggiudicarsi la vittoria, Andrea Migliosi dell’Università degli Studi di Perugia, con la tesi “La fabbrica della Perugina a Fontivegge. Ricerca e sperimentazioni rappresentative per la ricostruzione di un luogo identitario della storia”, un lavoro ben articolato che promuove la possibile associazione tra storia e tecnologia in un unicum coerente e coinvolgente.

Fabbri1905 in breve -Tradizione e artigianalità, ma anche slancio innovativo, spirito visionario e attenzione al sociale e alla sostenibilità. Sono le anime che convivono nell’ “Azienda dell’Amarena”: familiare – siamo oggi alla 5° generazione – fortemente radicata sul territorio bolognese, ma anche holding che esporta oltre 1300 prodotti in più di 100 nazioni, senza mai trascurare l’impegno verso la società, l’ambiente e la ricerca.

La Fabbri viene fondata nel 1905 dal giovane Gennaro che avvia una piccola distilleria per produrre liquori a Portomaggiore, Ferrara. Pochi anni dopo la sede sarà spostata a Bologna, Borgo Panigale, dove ha sede tuttora.  Le amarene arrivano dieci anni dopo, su intuizione di Rachele moglie di Gennaro Fabbri, artefice di un prodotto diventato uno dei simboli del gusto made in Italy nel mondo. Saranno proprio le “invenzioni” e lo spiccato spirito innovativo a far maturare un’azienda che ha contribuito ad aprire nuovi mercati, come quello degli “Sciroppi inventa bibite” o dei “Cremolati” per fare il gelato. La ricerca continua di novità procede parallela al costante rigore con cui vengono trattate le materie prime, all’attenzione alla sicurezza, alla qualità, al gusto e alle esigenze del consumatore, come testimoniano le linee dei prodotti gluten free, senza lattosio e vegan, le certificazioni Kosher e Halal e la rispondenza dei prodotti all’IFS (International Food Standard) e al BRC (British Retail Consortium).

La produzione oggi è organizzata su 17 linee e divisa in due canali – Professionale e Retail – che riflettono le anime di Fabbri 1905: il fuoricasa – con prodotti e soluzioni per i mondi pasticceria, gelateria, ristorazione e bar – e il largo consumo – dove tutto il know-how espresso sui mercati professionali viene tradotto per il mondo casalingo, nel quale Fabbri è leader indiscusso di mercato con prodotti come la sua Amarena e gli sciroppi.

Fabbri1905 ha chiuso il 2019 con un fatturato di 85 milioni di euro (era 55 nel 2012 e 83,5 nel 2018).

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