Ultimo appuntamento di questa edizione per il “Geo Grand Tour”, proposto da “
Geo”, il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi in onda giovedì 15 maggio alle 16.40 su Rai 3. In collegamento dal Museo Archeologico di Reggio Calabria, si parlerà di due icone dell’arte classica: i Bronzi di Riace, le due sculture greche ammirate dal pubblico di tutto il mondo. A descriverle e a svelare i misteri che ancora avvolgono le due statue monumentali, dopo 53 anni dal loro ritrovamento, sarà lo storico dell’arte Davide Dotti.
All’interno del Museo Nazionale di Reggio Calabria sono esposti i Bronzi di Riace, due magnifiche sculture in bronzo che indubbiamente costituiscono uno dei picchi più elevati nell’ambito della scultura di ogni epoca e il ritrovamento archeologico più significativo del secolo scorso. Nonostante ciò, molti interrogativi li circondano ancora oggi: la loro identità, l’artista o gli artisti che li hanno creati, la loro origine, il loro destino iniziale, il modo in cui sono stati scoperti, e così via. Nonostante non ci illudiamo di poter fornire risposte definitive a tutte queste domande o di dissipare ogni dubbio sollevato dalla ricerca scientifica e dall’opinione pubblica negli ultimi quarantacinque anni, ci impegniamo a esaminare le opere senza preconcetti, a dare ascolto alle testimonianze offerte dai reperti e a delineare con precisione le impressionanti conclusioni che emergono dalle due statue. Il bronzo è una delle tecniche scultoree più complesse. Il materiale è costituito da una lega di rame e stagno, con una componente prioritaria del primo rispetto al secondo (90%-10% circa). Alle capacità elastiche e plastiche del rame si unisce lo stagno che fornisce maggiore durezza e resistenza alla corrosione e al processo di ossidazione.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere. Raiplay.
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