Giovedì 3 luglio alle 19.15, Rai Storia celebra un anniversario speciale. Il canale culturale ricorda Alessandro Blasetti nel centoventicinquesimo anniversario della sua nascita. Inoltre, propone un’opera straordinaria del grande regista italiano.
“La lunga strada del ritorno”: un capolavoro del 1962
Il film scelto per l’occasione è “La lunga strada del ritorno” del 1962. Quest’opera rappresenta uno dei primi esempi di riutilizzo sistematico dei materiali di repertorio. Infatti, Blasetti costruì un racconto innovativo mescolando documenti storici e testimonianze personali.
Il docu-film raccoglie le voci dei reduci italiani della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, non si limita alla cronaca degli eventi bellici. Piuttosto, il regista scelse di raccontare le vicende umane di chi visse il conflitto in prima persona.
Un lavoro di ricerca meticoloso
La realizzazione del film richiese un impegno straordinario. Blasetti condusse infatti un certosino lavoro di ricerca nelle cineteche italiane e straniere. Questo approccio metodico permise di raccogliere materiali preziosi e spesso inediti.
Il regista non cercava semplicemente la cronaca bellica. Al contrario, andò in cerca del volto più privato e sofferto della guerra. Questa scelta artistica rende l’opera particolarmente toccante e autentica.
Il restauro per Venezia
L’importanza di questo docu-film d’autore è stata riconosciuta anche di recente. Rai Teche ha infatti restaurato l’opera in occasione della settantaquattresima Mostra del Cinema di Venezia. Questo intervento ha permesso di riportare il film al suo splendore originale.
Un’eredità cinematografica preziosa
L’iniziativa di Rai Cultura dimostra l’importanza di preservare la memoria storica. Inoltre, sottolinea il valore artistico dell’opera di Blasetti nel panorama cinematografico italiano. Il regista riuscì a coniugare documentario e narrazione in modo magistrale.
Perché guardare il film oggi
“La lunga strada del ritorno” mantiene una straordinaria attualità. Il film offre infatti una riflessione profonda sui conflitti e le loro conseguenze umane. Inoltre, rappresenta un esempio eccellente di come il cinema possa fare storia.
La programmazione su Rai Storia permette a un pubblico ampio di riscoprire questo capolavoro. Pertanto, l’appuntamento del 3 luglio rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati di cinema e storia.
Infine, l’opera di Blasetti ci ricorda che dietro ogni grande evento storico ci sono sempre storie umane da raccontare. Il suo sguardo sensibile e la sua tecnica innovativa continuano a ispirare il cinema contemporaneo.
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