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AUGUSTIN HADELICH – Il ritorno in Italia di uno dei più interessanti violinisti di oggi

AUGUSTIN HADELICH - Il ritorno in Italia di uno dei più interessanti violinisti di oggi AUGUSTIN HADELICH - Il ritorno in Italia di uno dei più interessanti violinisti di oggiDebutto importante giovedì 23 marzo (ore 21) all’Accademia Filarmonica Romana. Sul palco del Teatro Argentina, per la prima volta ospite dell’istituzione che l’accoglie dopo oltre dieci anni dal suo ultimo recital in Italia, il violinista Augustin Hadelich. Nato in Toscana nel 1984 da genitori tedeschi, inizia lo studio del violino nel nostro paese, per poi proseguire alla prestigiosa Juilliard School di New York dove entra con una borsa di studio. La sua carriera fa un significativo balzo in avanti con la vittoria nel 2006 all’International Violin Competition di Indianapolis. Di cittadinanza tedesca e americana, il violinista trentanovenne viene lodato soprattutto per la tecnica straordinaria, il rigore e la persuasività delle sue interpretazioni. “L’essenza della musicalità di Hadelich – si legge sul Washington Post – è la bellezza, che si rivela negli svariati modi di donare vita a un fraseggio, in come trasmette il messaggio musicale senza incontrare alcun tipo di ostacolo tecnico e nel mostrare qualcosa da un’angolazione diversa dalla nostra”. Artista della Warner Classics, vincitore nel 2016 del Grammy Award nella categoria “Best Classical Instrumental solo”, è ospite delle principali sale concertistiche americane, europee e dell’Estremo Oriente, esibendosi con le più importanti orchestre statunitensi oltre che con i Berliner Philharmoniker, Orchestra del Concertgebouw, Orchestre National de France, London Philharmonic Orchestra. In Italia appare molto raramente, il suo ultimo recital, a Trieste, risale al 2012, mentre a Roma ha suonato una volta sola appena diciassettenne nel 2001 su invito di Uto Ughi. Un’occasione ancora più preziosa, dunque, quella che la Filarmonica offre al pubblico romano nel concerto che apre il primo, breve, tour italiano di Hadelich che lo vedrà nei giorni successivi a Perugia, Genova e Torino.

Il violinista impugna il prezioso Giuseppe Guarneri del Gesù del 1744, noto come “Leduc, ex Szeryng”, e accosta con originalità lo stile contrappuntistico barocco al blues. In programma due Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach, la n. 3 in mi maggiore BWV 1006 e la n. 2 in re minore BWV 1004 (quest’ultima con la celeberrima Ciaccona), fra i capolavori indiscussi di tutti i tempi – Hadelich vi ha dedicato anche il suo penultimo CD per la Warner Classics Bach – Sonatas & Partitas – che si alternano alla musica dell’afroamericano Coleridge-Taylor Perkinson (1932-2004), compositore particolarmente amato dal violinista, di cui si ascolteranno Blue/s Forms e Louisiana Blues Strut, un mix di contrappunto, jazz, blues, musica folk e spiritual che conferiscono all’autore uno stile personalissimo e tutto da scoprire.

Augustin Hadelich è considerato uno dei più grandi violinisti contemporanei. Noto per la tecnica fenomenale, le interpretazioni profonde e coinvolgenti e la tonalità suggestiva, si esibisce di continuo un po’ in giro per il mondo. Ha collaborato con tutte le principali orchestre americane, oltre che con i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Concertgebouw, l’Orchestre National de France, la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo e molte altre.

Fra gli appuntamenti di maggior rilievo della stagione 2022/2023 di Augustin Hadelich figurano i concerti con la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra e le orchestre sinfoniche di Atlanta, Baltimora, Cincinnati, Detroit, Houston, Pittsburgh, Seattle e Toronto. Collabora con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, i Wiener Symphoniker, la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Anversa, la Danish National Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di San Paolo e la Sydney Symphony Orchestra. In qualità di ‘artist-in-residence’ della WDR Sinfonieorchester di Colonia, Augustin Hadelich ha iniziato la presente stagione unendosi all’orchestra per una tournée estiva nelle città di Londra, Amburgo, Amsterdam e Bonn, oltre che per ulteriori apparizioni ai festival di Aspen, Lucerna e Salisburgo. Torna ad Amburgo come ‘Associate Artist’ della NDR Elbphilharmonie Orchester e si esibisce con l’Orchestra Filarmonica di Bergen e l’Orchestre Symphonique de Montréal. A giungo 2023 si congiunge con l’Orchestra Sinfonica di Lucerna per una tournée in Corea del Sud.

Nel 2016 ha vinto un Grammy Award – ‘Best Classical Instrumental Solo’ – per la registrazione del Concerto per violino L’Arbre des Songes di Dutilleux incisa insieme alla Seattle Symphony e Ludovic Merlot (Seattle Symphony MEDIA). Augustin Hadelich è un artista Warner Classics, l’ultima sua incisione è Recuerdos, un album a tema spagnolo con opere di Sarasate, Terrega, Prokofiev e Britten realizzato con la WDR Sinfonieorchester di Colonia e Cristian Măcelaru. In merito alla pubblicazione di Sonate e Partite di Bach, destinataria di una ‘nomination’ ai Grammy del 2021, il Süddeutsche Zeitung ha scritto: “Augustin Hadelich è fra i violinisti più elettrizzanti al mondo. Questo album è un trionfo assoluto”. Le altre incisioni per Warner Classics includono i 24 Caprices di Paganini (2018); i Concerti per violino di Brahms e Ligeti registrata con la Norwegian Radio Orchestra e la direzione di Miguel Harth-Bedoya (2019); Bohemian Tales, anch’essa destinataria di una ‘nomination’ ai Grammy, registrazione che include il Concerto per violino di Dvořák e realizzata con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e la direzione di Jakub Hrůša (2020).

Augustin Hadelich, di cittadinanza americana e tedesca, è nato in Italia da genitori tedeschi. Dopo i primi studi in italia, dove si laurea con lode all’Istituto Mascagni di Livorno, ha studiato con Joel Smirnoff alla Juilliard School di New York. La sua carriera ha fatto un significativo balzo in avanti nel 2006 grazie alla vittoria dell’International Violin Competition di Indianapolis. Fra gli altri riconoscimenti ottenuti figurano un Avery Fisher Career Grant a New York (2009), una borsa di studio del Borletti-Buitoni Trust nel Regno Unito (2011), un dottorato onorario dalla University of Exeter sempre nel Regno Unito (2017) e nel 2018 è stato votato ‘Strumentista dell’anno’ dall’influente rivista Musical America.

Augustin Hadelich è anche membro della Facoltà di Violino della Yale School of Music presso la Yale University. Suona un violino Giuseppe Guarneri del Gesù del 1744, noto come ‘Leduc, ex Szeryng’, su gentile concessione del Tarisio Trust.

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