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Evolution, oggi continua Icone del continente africano

Evolution, oggi continua Icone del continente africano Evolution, oggi continua Icone del continente africanoLa battaglia millenaria tra prede e predatori, iniziata 60 milioni di anni fa con l’emergere dei primi carnivori, ha plasmato l’equilibrio fragile della vita selvatica.

La dipendenza delle specie carnivore dalla sopravvivenza delle erbivore è una delle dinamiche più fondamentali dell’ecosistema.

Icone del continente africano

Icone del continente africano” esplora questo intricato rapporto, sottolineando come le specie meno specializzate siano quelle che hanno avuto maggior successo nella loro diffusione.

La trasmissione andrà in onda martedì 14 novembre alle 14.00 su Rai 5, narrando le storie di sopravvivenza e adattamento nella savana africana, dove la carne è una risorsa meno sicura di quanto si possa immaginare.

Nessun mammifero carnivoro, come la iena o lo sciacallo, può sopravvivere esclusivamente cacciando carcasse.

Arabian Inferno

In seguito, la serie “Arabian Inferno” si sposterà sulla Penisola arabica, mettendo in evidenza le meraviglie della fauna e della flora del subcontinente e delle sue aree protette.

Il paesaggio arabo è caratterizzato da deserti arsi, con rare precipitazioni e una fauna adattata a condizioni estreme.

Tuttavia, questa regione, apparentemente desolata, si trasforma per tre mesi ogni anno.

Con l’arrivo delle piogge, il deserto diventa un’oasi rigogliosa e verde, offrendo una finestra di abbondanza stagionale che gli animali sfruttano per alimentarsi e riprodursi.

Entrambe le trasmissioni offrono una prospettiva avvincente sulla vita selvatica, esplorando le complesse dinamiche degli ecosistemi africani e arabi.

“Icone del continente africano” e “Arabian Inferno” permetteranno agli spettatori di immergersi nei misteri della natura, scoprendo come le specie si sono adattate per sopravvivere in ambienti spesso ostili e imprevedibili.

Non perdete queste affascinanti esplorazioni, che promettono di offrire uno sguardo unico su due degli ecosistemi più affascinanti del nostro pianeta.

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