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La sera dei miracoli: l’Estate Romana dopo Renato Nicolini

La sera dei miracoli: l’Estate Romana dopo Renato Nicolini La sera dei miracoli: l’Estate Romana dopo Renato NicoliniIl 11 novembre 2023, in occasione del Ventennale della Biblioteca Flaiano, il Terzo Municipio promuoverà un interessante incontro presso la Biblioteca Flaiano di Via Monte Ruggero.

L’evento avrà come tema principale “La politica culturale dopo Renato Nicolini: lo spettacolo e la creatività ai tempi dei tagli alla cultura e della burocrazia dei bandi”.

Questa giornata mira a riflettere sull’eredità del pensiero di Renato Nicolini e sull’applicabilità delle sue idee nell’odierna politica culturale.

Il documentario “Il senso di Roma”

L’incontro prenderà il via alle ore 17:00 e inizierà con la proiezione del documentario “Il senso di Roma” di Livia Cannella, della durata di 30 minuti.

Il documentario offre uno sguardo negli ultimi venticinque anni di attività dell’artista nelle varie location dell’Estate Romana e delle Notti Bianche.

Sarà seguito da un incontro con l’autrice, offrendo l’opportunità di approfondire la visione e la creazione di queste immagini suggestive della città notturna.

Il dibattito principale

Alle ore 18:15 avrà luogo l’incontro dibattito principale, intitolato “La politica culturale dopo Renato Nicolini: lo spettacolo e la creatività ai tempi dei tagli alla cultura e della burocrazia dei bandi”.

L’introduzione sarà tenuta da Marco Testoni, e coinvolgerà amministratori, associazioni, operatori culturali, artisti e cittadini.

Questo momento di discussione si focalizzerà su vari aspetti della politica culturale, tra cui lo spazio pubblico e lo spettacolo, la promozione della cultura e la rigenerazione dei luoghi, le modalità dei bandi e i processi tecnico-amministrativi, i costi della cultura “senza scopo di lucro,” e i modelli di finanziamento alternativi per l’arte pubblica.

In particolare, l’incontro intende esplorare la situazione attuale, in cui le risorse e il ruolo dell’Assessore alla Cultura sono stati ridimensionati, con molte responsabilità delegate a società partecipate, fondazioni e istituzioni che gestiscono gran parte della programmazione culturale cittadina senza coinvolgere operatori culturali, associazioni e artisti.

Questo approccio alla politica culturale si basa principalmente su richieste formali e logica tecnica dei bandi, trascurando le esigenze della cittadinanza e delle realtà culturali già attive sul territorio.

Sarà un’occasione per riflettere sul futuro della politica culturale e cercare soluzioni che favoriscano la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti nella creazione culturale.

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