Ci sono tante prime volte nella finale degli
Internazionali d’Italia di tennis. Intanto per la presenza di un italiano, evento che non si verificava dal 1976, l’anno nel quale Adriano Panatta, l’ultimo re azzurro al Foro Italico, sconfisse l’argentino Guillermo Vilas, dopo essere peraltro sopravvissuto a un pericolosissimo primo turno, con tanto di undici match point annullati all’australiano Kim Warwiick. E poi perché quello tra Sinner e Alcaraz, pur essendo l’undicesimo confronto dirertto tra i due, con lo spagnolo in vantaggio 6-4, sarà il primo a valere un tilolo di un Master 1000. Il centrale del Foro Italico, insomma, nel pomeriggio di domenica 18 maggio, offrirà il meglio del tennis contemporaneo, con i primi due giocatori della classifica mondiale di fronte. E all’ultimo atto del torneo romano Jannik e Carlitos ci sono arrivati con un percorso quasi speculare: un set solo lasciato agli avversari – Sinner in semfinale, contro lo statunitense Tommy Paul, nella partita più complicata del suo cammino, Alcaraz nei sedicesimi, quando ha rimontato da 0-1 il russo Kachanov – lampi di classe sparsi quà e là (più l’azzurro che lo spagnolo, in realtà, che continua a concedersi qualche pausa anche durante le partite) e, in generale, la sensazione che la loro continua ad essere la rivalità del futuro, come ha ribadito lo stesso Alcaraz:
“Non ho sentito Sinner durante i tre mesi di stop, ma noi non siamo amici, siamo rivali”. Benzina sul fuoco di un match che già di suo promette scintille.
Sinner-Alcaraz, in programma alle 17.00, andrà in onda in diretta
free-to-air su Rai 1, con il commento di Marco Fiocchetti e Omar Camporese e Adriano Panatta e Rita Grande in studio con Maurizio Fanelli.
Il ritorno di Sinner sulla terra rossa di Roma in uno dei tornei più prestigiosi.
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