Mozart secondo Graham Vick

Dopo pochi mesi dal tentativo di musicare Semiramide e dalla ripresa del dramma eroico Thamos, König in Ägypten, Mozart decise di affrontare un’opera dedicata alla compagnia teatrale Böhm, il cui libretto gli era stato proposto dall’amico di famiglia J. Andreas Schachtner.
Mozart però si dedicò con molta lentezza a questo libretto: in quegli stessi mesi doveva cominciare la nuova opera, commissionatagli dal principe elettore di Monaco, Idomeneo che mise in secondo piano tutti gli altri lavori. Mozart si occupò nuovamente di quest’opera a Monaco e poi a Vienna, ma nel 1783 decise di abbandonare il progetto anche se a malincuore poiché lo considerava ottimo. Solo nel 1799 la moglie Costanze decise di consegnare lo spartito all’editore André che diede il titolo all’opera. La storia si concentra sull’amore di due giovani: Zaide, fanciulla rinchiusa nel serraglio del sultano Soliman, e Gomatz, cristiano caduto in mano dei turchi. I due, grazie all’aiuto di Allazim, un servo del sultano, riescono a fuggire; vengono però traditi, catturati e portati al cospetto del sultano, che non intende concedere loro la grazia. Qui la vicenda si interrompe. Nel 1903 avviene la prima a Karlsruhe e nel 1930 al Grand Théâtre de Monte Carlo. Nel Regno Unito la première è stata nel 1953 nel East End di Londra, a Lenox (Massachusetts) nel 1955, nel Convento di Santa Croce (Batignano) nel 1981, nel Palazzo Grassi di Venezia nel 1982 per il Teatro La Fenice, nel 1986 a Montpellier come Zaïde, nel 1987 nel Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Italia).
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