
Oggi in TV: “Le Parole per dirlo” per un uso più corretto della lingua italiana. Conduce Noemi Gherrero, ospite Sveva Casati Modignani

Da “Grazie dei fiori” di Nilla Pizzi al “Me ne frego” di Achille Lauro, le canzoni di Sanremo hanno prodotto, nell’arco di settant’anni, un vocabolario ricco di espressioni destinate a riecheggiare nel linguaggio quotidiano degli [Leggi tutto]
La regista e animatrice ceca Michaela Pavlátová è la protagonista della sezione dedicata all’animazione autoriale della 41a edizione di Bergamo Film Meeting, in programma dal 10 al 19 marzo 2023. Dell’autrice sarà presentata – in anteprima mondiale – la retrospettiva completa composta da 25 titoli, tra corti e [Leggi tutto]
Dopo Chicco Cerea, Ezio Santin, Gualtiero Marchesi, Aimo e Nadia Moroni, Livia e Alfonso Iaccarino, sarà lo chef Gennaro Esposito il protagonista di una cena di Gala a lui dedicata nell’ambito della settima edizione di Food&Book. Gli [Leggi tutto]
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Buongiorno, apprezzo la vs. trasmissione che quando posso seguo volentieri.
Stamani si è parlato anche della femminilizzazione dei nomi di ruoli e non di persone. Sono perplesso circa il politically correct dell’operazione difesa in studio: penso ai moltissimi nomi che terminano in ….ista (autista, artista, pianista, alpinista ecc.) a nessuno viene in mente di maschilizzarli . Ci sono poi i nomi derivanti dalla sostantivizzazione del participio presente di verbi quali “cantare, comandare, vedere (non vedente), vigilare, udire ecc. In questi casi è sufficiente l’uso dell’articolo a indicare il genere a cui ci si vuole riferire e allora perché non basterebbe usarlo nei casi citati in trasmissione(sindaco, avvocato ecc.)?
Grazie per la sperata vs. risposta possibilmente anche tramite posta elettronica