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Recensione: I gatti lo sanno: comportamenti incredibili del mondo animale

Recensione: I gatti lo sanno: comportamenti incredibili del mondo animale Recensione: I gatti lo sanno: comportamenti incredibili del mondo animaleI gatti lo sanno:
comportamenti incredibili del mondo animale
di Giulia Bignami
Giunti, 2023)

Il mondo animale ha destato nei secoli molta curiosità da parte dell’uomo. In parte per la paura che essi incutevano e che li ha fatti diventare temuti protagonisti di favole della tradizione popolare, come il lupo, in parte per la quotidianità che condividevano con gli esseri umani. Con il tempo, l’interesse si è trasformato in vero e proprio studio faunistico che ha preso la forma di bestiari medievali, disegni e ricerche che si sono arricchite di osservazioni sulle similitudini con il comportamento umano. In I gatti lo sanno: comportamenti incredibili del mondo animale, edito da Giunti, scritto da Giulia Bignami, ricercatrice clinica trasferitasi a Edimburgo, la visione comune degli animali viene ribaltata per acquisire nuove sfumature e punti di vista.

Il titolo sembra apparentemente quello di un romanzo con animali domestici come protagonisti, oppure una raccolta di aneddoti felini, ma fin dalle prime pagine rivela essere la meravigliosa avventura di una ricercatrice in un mondo popolato da svariate creature, tra cui calamari, mantidi, bombi, ratti e anche gatti. Un viaggio di racconti alla scoperta dei comportamenti degli animali annientando la distanza del cinismo scientifico e creando un ponte con il mondo umano attraverso acute osservazioni e molta ironia: così il comportamento umano trova specchio e spunti di riflessione tra bombi con grandi capacità di orientamento e ratti sommelier. Il lettore si trova, così, catapultato in un prisma di azioni e reazioni del mondo animale che intacca quella sicurezza umana di essere un nucleo di comportamenti coscienti, quando spesso sono arbitrari e indotti dalla situazione in cui ci troviamo.

Giulia Bignami prende un argomento spesso limitato agli addetti ai lavori e lo trasforma in tanti piccoli brevi dialoghi con un lettore avvezzo a vedere la ricerca come qualcosa di lontano e asettico. L’approccio è totalmente ribaltato, la descrizione degli esperimenti è abbracciata da ricordi pescati da un bagaglio letterario e musicale comune, digressioni, pensieri che rendono il testo godibile e interessante, tanto da far sospirare di nostalgia quando si chiude l’ultima pagina.

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