È Carmen Lasorella, storico volto del Tg2 e protagonista di molti reportage dai teatri di guerra, dal Ruanda al Libano, dalla Somalia alla Palestina, dall’Eritrea all’Iraq, la prima ospite di Peter Gomez a “
La Confessione”, in onda sabato 8 marzo alle 20.15 su Rai 3. La giornalista parlerà della sua carriera e commenterà l’attualità.
Dopo di lei, sarà la volta di Claudio Santamaria, al cinema con due film, “Follemente” di Paolo Genovese e “Il Nibbio” di Alessandro Tonda, sulla storia di Nicola Calipari, l’agente del Sismi ucciso in Iraq ormai vent’anni fa. L’attore racconterà episodi inediti della sua vita privata e del suo grande amore per la moglie, la giornalista Francesca Barra.
Quando capì che quelle raffiche non erano d’avvertimento, quando sentì che i proiettili erano diretti ai finestrini e all’abitacolo della Toyota sulla quale stava viaggiando, non ebbe esitazioni: strinse in un abbraccio la donna che stava rannicchiata accanto a lui, sui sedili posteriori, le coprì il viso e le fece scudo col suo corpo. Così morì, colpito da una pallottola alla testa, il generale di divisione Nicola Calipari. Erano le 20.55 del 4 marzo 2005 e Calipari – capo dell’intelligence italiana in Iraq – stava accompagnando all’aeroporto di Baghdad la giornalista Giuliana Sgrena, l’inviata del Manifesto rapita dalla Jihad islamica all’uscita della moschea nel centro dell’università “dei 2 fiumi” a Baghdad. Calipari aveva trattato per la sua liberazione e quel 4 marzo era riuscito a farsela consegnare. “Giuliana sono Nicola, sei libera, sono venuto a prenderti per portarti in Italia”: così si era presentato a Sgrena all’interno della macchina dove l’avevano abbandonata i sequestratori, in una strada nel quartiere di Mansour, a Baghdad. Il viaggio verso l’aeroporto, dove li attendeva il Falcon del Sismi, era iniziato da venti minuti quando l’auto guidata da un agente dei servizi incappò nel posto di blocco 541.
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