Tutte le sfumature dell’arte
Una città Capitale della Cultura, ma piena anche di storie che parlano di cultura popolare e tradizioni, di arte e rinascita. Ed è con questa chiave di lettura che “Pesaro, la cultura dell’accoglienza” – in onda domenica 7 luglio alla 22.10 in prima visione su Rai 5 – racconta la città attraverso le esperienze delle persone incontrate. Così, ad esempio, Rossini e le sue opere, presenti ovunque nelle celebrazioni di Pesaro Capitale, servono solo come spunto per conoscere due cantanti russi, moglie e marito, che vivono da cinque anni in città tra tante difficoltà e cantano spesso anche nelle piazze. Rosetta, invece, è un’affermata regista teatrale pesarese che lavora ormai prevalentemente all’estero, ma che ha mosso i primi passi giovanissima proprio sul palco del Rossini Opera Festival.
Allo stesso modo l’arte è anche quella di Roberto, un settantenne pesarese che ama la pittura e crea le sue opere usando sassi e conchiglie raccolte nella spiaggia popolare, povera della città, oppure quella di Simone “Garben”, ex impiegato che, perso il lavoro, ha deciso di dedicarsi al suo grande sogno: diventare un clown e si esibisce come “artista al cappello”, vivendo delle offerte del pubblico durante i suoi spettacoli.
Altra storia è quella di Francesca, una body-painter che, dopo una brutta esperienza legata a una malattia, cerca di esprimere attraverso le sue opere il senso della rinascita e della positività.
E per molti, Pesaro è diventata il luogo dove vivere dopo una precedente esperienza non positiva, oppure dove poter realizzare i propri sogni. L’esempio è quello di Giovanni, premiato anni fa come miglior giovane economista europeo per la Green Economy e che, dopo aver lavorato in varie università, ha trovato qui la realtà perfetta per mettere in pratica ciò che studia e insegna, in particolare la mobilità su due ruote grazie alla “bicipolitana”.
Allo stesso modo l’arte è anche quella di Roberto, un settantenne pesarese che ama la pittura e crea le sue opere usando sassi e conchiglie raccolte nella spiaggia popolare, povera della città, oppure quella di Simone “Garben”, ex impiegato che, perso il lavoro, ha deciso di dedicarsi al suo grande sogno: diventare un clown e si esibisce come “artista al cappello”, vivendo delle offerte del pubblico durante i suoi spettacoli.
Altra storia è quella di Francesca, una body-painter che, dopo una brutta esperienza legata a una malattia, cerca di esprimere attraverso le sue opere il senso della rinascita e della positività.
E per molti, Pesaro è diventata il luogo dove vivere dopo una precedente esperienza non positiva, oppure dove poter realizzare i propri sogni. L’esempio è quello di Giovanni, premiato anni fa come miglior giovane economista europeo per la Green Economy e che, dopo aver lavorato in varie università, ha trovato qui la realtà perfetta per mettere in pratica ciò che studia e insegna, in particolare la mobilità su due ruote grazie alla “bicipolitana”.
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