Stasera in tv torna “Dorian, l’arte non invecchia” Oggi in TV: Nuova puntata di Dorian. L'arte non invecchia
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Stasera in tv torna “Dorian, l’arte non invecchia”

Giulio Turcato

Oggi in TV:: Dorian. L'arte non invecchia. Arturo Martini

Giulio Turcato, intervistato da Renzo Bertoni e Achille Bonito Oliva, mette in evidenza la dimensione spazio e tempo nella sua pittura, intesa come azione interiore, in “Dorian. L’arte non invecchia”, in onda martedì 4 febbraio alle 19.20 su Rai 5. Il documentario propone il ritratto di un uomo e di un artista profondamente radicato nel presente, ma con lo sguardo rivolto sempre al futuro.
Turcato esplicita la sua concezione e l’uso del colore, le scelte anticonformistiche, il suo linguaggio astratto in contrapposizione alla poetica del realismo, il ruolo dell’arte nella civiltà contemporanea, le fonti e i modelli della sua pittura, il carattere emozionale e dinamico del suo astrattismo. Il racconto poi ripercorre le tappe artistiche di Turcato e le mostre realizzate nella capitale. La storica dell’arte Gina Ingrassia guida nel percorso restituendo l’attualità della pittura di Turcato, il suo carattere e la sua arte anticonformista e controcorrente, la scelta dell’astrazione e l’adesione a Forma 1.

Compie studi d’arte a Venezia, frequentando il liceo artistico e la scuola di nudo artistico. Dopo periodi a Palermo e Milano, nel 1942 espone la sua prima opera (una Maternità) alla Biennale di Venezia. Arriva nel 1943 a Roma, dove frequenta l’Osteria Fratelli Menghi, noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni ’40 e ’70. A Roma, assieme ad Emilio Vedova e Toti Scialoja, espone alla Galleria dello Zodiaco e alla Quadriennale di Roma. Partecipa alla Resistenza italiana e dopo la guerra decide di stabilirsi definitivamente a Roma, recandosi però a Parigi nel 1946 dove studia l’arte di Kandinsky e Picasso. Nel 1947 firma il manifesto “Forma 1”; nel 1948 partecipa alla Rassegna nazionale di arti figurative (V Quadriennale Nazionale d’Arte) di Roma. Successivamente, aderisce al gruppo del Fronte nuovo delle arti, e partecipa in questo gruppo alla Biennale del 1948.

Un appuntamento atteso, assolutamente da non perdere. Su Raiplay.

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