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Stasera in tv torna l’appuntamento con Binario cinema

“The Great Debaters. Il potere della parola”

Stasera in tv torna l'appuntamento con Binario cinema

Ci sono epoche e luoghi in cui imparare a discutere è più urgente che altrove: la prova è nel film “The Great Debaters. Il potere della parola”, in onda domenica 11 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo Binario Cinema. Il film racconta la vera storia di Melvin B. Tolson, insegnante afrodiscendente che in Texas, fra gli anni Trenta e Quaranta, insegnava in un liceo per soli neri: il professore organizza un gruppo di “discussione”, disciplina scolastica consolidata e molto diffusa nelle scuole statunitensi. I suoi studenti affronteranno altre scuole nel dibattere, fra l’altro, la questione razziale, questione che in quegli anni era in America tutt’altro che astratta.Gli allenamenti al dibattito cominciano. Il professor Tolson, che un giorno viene coinvolto in un dibattito con i suoi allievi, fa sfoggio della sua cultura citando Willy Lynch, schiavista, da cui deriva il termine linciaggio. La prima sfida degli studenti è contro un college famoso, il Paul Quinn College. In questo dibattito, citando la locuzione latina ubi solitudinem faciunt, pacem appellant riescono ad ottenere la prima vittoria. In un film civile e potente, Denzel Washington fa il doppio lavoro, regista e protagonista, con Forest Whitaker, Nate Parker, Jumee Smollett.

Nel film vengono nominati molti personaggi influenti, poeti, scrittori e studiosi fra cui sant’Agostino, Cicerone, Gwendolyn B. Bennett, Sarah Norcliffe Cleghorn, Zora Neale Hurston, William Butler Yeats, Countee Cullen, James Joyce, Elizabeth Gaskell, Langston Hughes, D. H. Lawrence e William Edward Burghardt Du Bois.

Denzel Washington regalò un milione di dollari al vero Wiley College, per far rivivere quei dibattiti dell’epoca del film.

Il film è stato nominato come Miglior film drammatico alla 65ª edizione dei Golden Globe.

Vinse 4 NAACP Image Award, uno andò a Jurnee Smollett e due a Denzel Washington e lo Stanley Kramer Award del 2007.

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