Stasera in tv torna l'appuntamento con Passato e Presente Oggi a Passato e Presente Ilva e Italsider
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Passato e Presente

Marcel Proust e il suo tempo

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Figlio dell’alta borghesia parigina, Marcel Proust nasce il 10 luglio 1871 ad Auteuil, nella periferia di Parigi. Un grande della letteratura mondiale raccontato da Paolo Mieli e dal professor Lucio Villari a “Passato e Presente”, in onda sabato 18 novembre alle 20.30 su Rai Storia. Al liceo, il giovane Marcel scopre la vocazione letteraria e frequenta gli esclusivi salotti parigini. È qui che Proust impara a guardare con occhio critico la realtà sociale in cui è immerso, analizzando virtù e bassezze umane, in un periodo, quello di fine secolo, ricco di cambiamenti culturali. È un Proust che vive profondamente il suo tempo, lacerato dallo scandalo dell’Affare Dreyfus, dallo scoppio della Prima guerra mondiale, un evento che influenzerà il suo monumentale romanzo: “Alla ricerca del tempo perduto” il quale, più che la narrazione ordinata di avvenimenti, s’interessa a una riflessione sulla letteratura, sulla memoria e sul tempo; tali elementi si trovano legati gli uni agli altri, quando il narratore – vero eroe del romanzo – scopre il senso ultimo della vita nell’arte e nella letteratura, nell’ultimo tomo.

Considerata una pietra miliare nella storia della letteratura, nella Recherche spicca appunto il tema della memoria, il ritrovamento di un’epoca e di un certo ambiente aristocratico e borghese della Francia irrimediabilmente svanito, ma rivissuti nel ricordo, malinconicamente rievocato. Per la sua lunghezza, il romanzo è entrato nel Guinness dei primati: consta di circa 9 609 000 caratteri, scritti in 3 724 pagine. Per la sua struttura compositiva, è definita œuvre cathédrale.

Il primo volume della Ricerca apparve il 14 novembre 1913. La pubblicazione dei volumi seguenti venne interrotta dallo scoppio della prima guerra mondiale. Il lavoro febbrile di Proust sulla propria opera è ininterrotto e continuo: ad ogni bozza di stampa inviata da parte dell’editore, l’autore aggiunge nuove parti sui margini e su foglietti che incolla alle pagine (i famosi paperoles).

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