È il 10 luglio del 1976 quando, in via Mogadiscio, nel quartiere africano di Roma, il magistrato Vittorio Occorsio viene crivellato da trenta colpi di arma da fuoco. A ucciderlo il neofascista ordinovista Pierluigi Concutelli. Solo un mese prima a Genova le Brigate Rosse avevano ucciso il Procuratore generale di Genova Francesco Coco. L’Italia è sotto scacco dei movimenti extra parlamentari insoddisfatti delle politiche conservatrici democristiane.
Il documentario di Massimo Favia “Vittorio Occorsio, il coraggio di andare avanti”, in onda martedì 6 luglio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Diario civile”, racconta la vita e la forza di un magistrato come Vittorio Occorsio che per primo intuì le trame eversive che si nascondevano dietro alcuni movimenti politici di estrema destra, in particolare Ordine Nuovo.
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