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Sguardi Altrove Film Festival – Torna a Milano la manifestazione dedicata alla cinematografia femminile

Sguardi Altrove Film Festival - Torna a Milano la manifestazione dedicata alla cinematografia femminile Sguardi Altrove Film Festival - Torna a Milano la manifestazione dedicata alla cinematografia femminileAppuntamento dal 10 al 15 maggio con la 29.ma edizione di Sguardi Altrove Film Festival, l’imperdibile manifestazione dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile diretta da Patrizia Rappazzo.

Il Festival si svolgerà come di consueto a Milano all’Anteo Palazzo del Cinema e sarà ospitato anche dal comune di Rho, ma continuerà a scommettere anche sull’online con una versione ibrida – tra fisico e virtuale – che ha contribuito ad aprire le porte ad un pubblico più ampio e di provenienza internazionale, attraverso la visione dei film in streaming.

Tema portante dell’edizione 2022 sarà “Le scelte etiche consapevoli di donne e uomini dei nostri giorni” che andrà in continuità con il focus affrontato nell’edizione 2021 del Festival: ‘i Giovani e la Next Generation’ che anche quest’anno saranno protagonisti attivi grazie alla rinnovata collaborazione con il Giffoni Film Festival.

La direttrice artistica, con la collaborazione della giornalista Barbara Tarricone Hamilton – che quest’anno cura la produzione del festival – ha affidato la realizzazione dell’immagine dell’edizione 2022 alla street artist e attivista Cristina Donati Meyer per la sua travolgente vitalità creativa che ci restituisce immagini deformanti e vivissime della realtà contemporanea”.

L’artista è nota per le sue installazioni e performance ironiche, graffianti e socialmente impegnate sui temi più scottanti dell’attualità, dai femminicidi ai migranti uccisi in mare, dai cambiamenti climatici al lavoro e allo schiavismo. Tra le sue ultime, la scultura-installazione Il Vecchio e la Bambina, esposta al MUDEC di Milano, nell’ambito di una mostra permanente sul colonialismo.

Cristina Donati Meyer ha realizzato per il Festival un’opera esclusiva dal titolo Kiss the Earth “in cui due donne – spiega l’artista – custodiscono la Terra, sospesa tra i loro sguardi e aneliti di promesse ‘realizzabili’. Madre Terra, così riscaldata e protetta, si staglia su un futuro e un orizzonte di colori, di diversità, di vita. Le donne si fanno avanti, protese, laddove gli uomini, molti, troppi uomini, hanno fallito per custodire e preservare la nostra Casa.”

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