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Il Grammy Awards e il NEA Jazz Master Dave Holland al Sicilia Jazz Sicilia 2023 con l’Orchestra Jazz Siciliana

Il Grammy Awards e il NEA Jazz Master Dave Holland al Sicilia Jazz Sicilia 2023 con l’Orchestra Jazz Siciliana Il Grammy Awards e il NEA Jazz Master Dave Holland al Sicilia Jazz Sicilia 2023 con l’Orchestra Jazz Siciliana Dave Holland, con ben 50 anni di continui successi, Grammy Awards ed il titolo di NEA Jazz Master,  in scena al Sicilia Jazz Festival 2023 per l’ottava giornata piena di successo con i nomi delle stelle internazionali del mondo della musica Quest’anno il Festival verrà presentato da un noto personaggio d’eccezione, la storica voce di Radio Monte Carlo, oltre che musicista e cantante Nick The Nightfly insieme alla cantante jazz Carmen Avellone.

Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato al Turismo Sport e Spettacoloha aperto i battenti il 23 giugno ed è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione the Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.

Il sipario del Teatro di Verdura si aprirà il 30 giugno alle ore 21.30 con lo spettacolo di Dave Holland accompagnato dell’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal M°Giuseppe Vasapolli con gli arrangiamenti dello stesso Maestro Holland.

Dave Holland è un bassista, compositore e bandleader la cui passione per l’espressione musicale di tutti gli stili e la dedizione alla creazione di ensemble musicali sempre innovativi hanno dato impulso a una carriera professionale di oltre 50 anni e gli sono valsi i massimi riconoscimenti nel suo campo, tra cui molteplici premi Grammy e il titolo di NEA Jazz Master nel 2017.

Holland è una luce guida per il basso acustico ed elettrico, essendo cresciuto in un’epoca in cui i generi musicali – jazz, rock, funk, avanguardia, folk, musica elettronica e altri – si fondevano liberamente per creare nuovi percorsi musicali. È stato un membro di spicco di una generazione che ha contribuito a traghettare il basso jazz dall’eredità swing e post-bop alla vibrazione e all’eccitazione multidisciplinare dell’era moderna, estendendo le capacità melodiche ed espressive dello strumento. La tecnica virtuosistica e il senso ritmico di Holland, informati da un rispetto aperto di una formidabile varietà di stili e suoni, sono ampiamente venerati e ancora molto richiesti. Ad oggi, il suo modo di suonare è presente in centinaia di registrazioni, di cui più di trenta come leader a suo nome.

Holland è salito alla ribalta in gruppi innovativi guidati da leggende come Miles Davis, Stan Getz, Sam Rivers, Betty Carter e Anthony Braxton, nonché in collaborazioni con artisti del calibro di Chick Corea, Gary Burton, Jack DeJohnette e John McLaughlin. Holland porta avanti una storia così invidiabile con poca fanfara ed estrema umiltà; per lui ciò che conta di più è il progetto musicale immediato. Oggi è più celebrato per le band che continua ad assemblare, registrare e con cui si esibisce: formazioni che spaziano da duo e trii a big band, e che spesso vedono la partecipazione di musicisti come Steve Coleman, Robin e Kevin Eubanks, Jason Moran, Chris Potter, Eric Harland, tra i tanti che erano destinati ad avere un ruolo di primo piano. La priorità che accomuna tutti i progetti di Holland è un costante senso di sfida verso se stesso, i suoi colleghi musicisti e gli ascoltatori. I suoi commenti su questa forza trainante della sua carriera fungono da credo personale:

Il mio punto di vista – dichiara Holland – sul rapporto con il pubblico è che non bisogna sottovalutare la loro capacità di ascoltare la musica. Essere il più chiaro possibile nella tua dichiarazione musicale e non essere oscuro in termini di ciò che stai facendo. Allo stesso tempo, non scendere a compromessi sulle proprie ambizioni creative, perché questa è la forza trainante che svilupperà la musica e la manterrà rilevante per me. Al di fuori del pubblico, c’è l’aspetto del bisogno di essere interessato a ciò che sto facendo e di essere stimolato da esso in una situazione che continuerà a permettermi di crescere come musicista e compositore“.

Il SJF inoltre è sicuramente divenuto da tre anni strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, oltre ad essere l’unico Festival che esista al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che vedrà protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani.

Largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali. Dal 23 giugno al 2 luglio, per il terzo anno consecutivo, dopo il successo in termini di presenze e di esibizioni delle precedenti due edizioni e della preview realizzata a gennaio, saranno realizzati complessivamente oltre 107 concerti, di cui 10 produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Butera, Palazzo Chiaramonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo. Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le giovani eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti allievi delle istituzioni musicali AFAM. Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2023, ancora una volta ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici ma anche uno spazio dedicato ai giovani dei Conservatori a cui va un particolare plauso per l’impegno costante nello studio della musica e per una affermazione di un futuro professionale di alto livello. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città. La terza edizione del Sicilia Jazz Festival vuole rivolgersi alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perchè la musica è un linguaggio universale, da tutti compreso senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza. Per la terza edizione del Sicilia Jazz Festival Summer oltre a scorrere nel cartellone grandi nomi del mondo artistico internazionale come Marcus Miller, Anastacia, Gregory Porter, The Manhattan Transfer, gli Earth Wind & Fire experience, Bob Mintzer, Manuel Agnelli, Diane Schuur, largo spazio all’interno del Village alle produzioni dei dipartimenti jazz con i Maestri e gli allievi dei conservatori “Vincenzo Bellini” di Catania, “Arcangelo Corelli” di Messina, “Alessandro Scarlatti” di Palermo, Antonio Scontrino” di Trapani, “Arturo Toscanini” di Ribera e Antonio Scontrino” di Trapani.

Il 30 giugno il Village sarà caratterizzato da diversi appuntamenti in musica, tra le tante esibizioni la Brass Marching Street Band per le vie del centro storico.

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