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L’opera 2022 del Future Film Festival a Palazzo Donà dalle Rose: primo atto di una partnership all’insegna della cultura

L’opera 2022 del Future Film Festival a Palazzo Donà dalle Rose: primo atto di una partnership all’insegna della cultura L’opera 2022 del Future Film Festival a Palazzo Donà dalle Rose: primo atto di una partnership all’insegna della culturaSi consolida il legame tra il Future Film Festival e Venezia: è in una sede prestigiosa, lo storico palazzo seicentesco Donà dalle Rose alle Fondamenta Nuove, sede della omonima Fondazione che sarà esposto il progetto realizzato da Thèo Garnot (The.Ogarno), brillante artista francese, noto per i suoi “disegni infiniti”. Un contesto di grande cultura e prestigio che interseca la LIX Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia (il Palazzo ospita il padiglione di San Marino), la 79esima Mostra Internazionale d’Arte di Venezia e il premio letterario Campiello.

Sin dalla prima edizione, 22 anni fa, il Future Film Festival affida ogni anno a un artista la creazione di un’opera originale, che diventa l’immagine simbolo della manifestazione. Non fa eccezione Thèo Garnot (The.Ogarno) che aggiunge nel 2022 un nuovo pezzo alla collezione. Incaricato dalla direttrice artistica Giulietta Fara, Thèo Garnot ha infatti creato un’opera originale, che raccontasse l’identità visiva del festival, interpretandone il tema centrale: il retrofuturo, quel modo speciale del cinema di raccontare, prevedere e immaginare gli avvenimenti a venire.

«Per il lavoro che ho realizzato per il Future Film Festival mi sono basato su alcuni classici dei film e delle serie televisive che hanno fatto la storia del cinema. Sono partito dall’auto di Ritorno al Futuro per arrivare al flash che cancella la memoria di Men in Black, passando attraverso riferimenti come Il quinto elemento, The Alien, la serie antologica Love Death and Robots e lo sketch di Hans Ruedi Giger per il film Dune di Jodorowsky. Tutti questi elementi hanno plasmato la mia cultura cinematografica e la mia visione di questa forma d’arte. Per questo motivo sono molto orgoglioso di rendere loro omaggio attraverso il mio lavoro» afferma Thèo Garnot (The.Ogarno).

L’opera è un manifesto ma anche molto di più: è un’opera immersiva in cui l’artista, attraverso diversi scenari aperti con il tocco di due dita, fa entrare lo spettatore in mondi sempre più profondi. Un lavoro che si collega idealmente all’opera digitale di Igor Imhoff del 2021 e che aiuta a completare una trilogia interattiva per il Future Film Festival.

L’artista francese, conseguendo gli studi in animazione, tecnologie interattive, videografia ed effetti speciali presso l’Institut de l’internet et du multimédia, si è dimostrato in linea con l’anima del Future Film Festival, contenitore di cinema d’animazione, effetti visivi, realtà virtuale e realtà aumentata, gaming e media arts.

Thèo Garnot, in arte The.Ogarno, ha dedicato, infatti, quattro anni alla realizzazione di una seria animata per la Disney insieme a TeamTO e ha successivamente seguito la propria strada aprendo la galleria virtuale – The Infinite Gallery – affermandosi sulla scena dell’arte con i suoi “disegni infiniti”: immaginari in loop che partono da una sola immagine statica, su ispirazione delle opere di Pablo Andrès Pozo. 

Questi, realizzati in 2D, nascondono al loro interno vari livelli che si rivelano man mano che l’utente zooma l’opera dal proprio computer o tablet in un’esperienza immersiva e interattiva.

In questo modo è stata realizzata anche l’opera per il Future Film Festival, dove ogni immagine si scopre essere il contenitore della successiva, in un susseguirsi di scenari e mondi da retrofuturo, che popolano l’opera interattiva, la sigla e il manifesto del festival definendone così la sua identità.

«L’idea di affidare l’opera d’arte di quest’anno a The.Ogarno è un lavoro di continuità rispetto allo scorso anno, in cui un altro artista digitale, Igor Imhoff, aveva interpretato il tema del 2021. Nel 2022 The.Ogarno racconta in modo esemplare e contemporaneo tutte le reference del concetto di retrofuturo, pensando soprattutto alla cultura cinematografica in uno stile retrogaming in cui la bassa risoluzione è la cifra distintiva. Un gioco di rimando potenziato da un’opera interattiva, potenzialmente infinita, che si allarga grazie all’intervento delle dita dello spettatore che permettono di entrare sempre più all’interno. Manifesto, sigla e opera interattiva sono dunque generate dallo stesso concetto. L’artista sarà, inoltre, ospite del Future Film Festival per un workshop speciale su come si creano opere immersive bidimensionali e low-res», Giulietta Fara, direttore artistico del Future Film Festival.

«Siamo davvero orgogliosi di essere accolti nella magica cornice veneziana e inaugurare questa collaborazione con un’istituzione di così alto profilo culturale – dichiara Roberto Calari, direttore operativo del Future Film Festival – Abbiamo piantato un seme che crescerà e unirà ulteriormente le nostre città (Bologna e Modena, sedi del FFF) a Venezia. Avremo l’onore di accogliere la Fondazione Donà Dalle Rose come ospite del nostro evento, la quale presenterà alcune opere dell’artista Rosa Mundi selezionate per l’occasione e che prenderà il via il 21 settembre. Questa collaborazione si allargherà poi a un altro importante partner del Festival, BOOMing Contemporary Art Show, la fiera d’arte contemporanea che va in scena a Bologna nei giorni della Art Week».

«Il progetto di Thèo Garnot (The.Ogarno) entra in risonanza con l’effervescenza e il dinamismo culturale di Palazzo Donà dalle Rose che oltre alle collezioni espone, la mostra «FACELESS», con protagonisti gli artisti “senza volto” Banksy e Rosa Mundi. La Fondazione Donà delle Rose ospita inoltre, nei giorni della Mostra del Cinema, Human Posology, un ciclo di conferenze coordinate da Stefano Bonaga che vede come primi ospiti gli scrittori Elena Stancanelli, finalista al Premio Campiello, ed Emanuele Trevi, vincitore Premio Strega 2021» spiega l’architetto Gian Camillo Custoza, curatore delle collezioni della Fondazione Donà dalle Rose.

Questo è il primo atto della collaborazione tra Future Film Festival, Fondazione Donà dalle Rose e Booming Contemporary Art Show: tre eccellenze culturali che hanno una radice valoriale comune, fortemente ancorata ai linguaggi della contemporaneità. Si abbattono gli steccati tra l’arte e la tecnologia, ed emerge il potere della creatività, vissuta sia come elemento sociale, base della comunità umana, che come scommessa sul futuro.

www.futurefilmfestival.it/it/

www.fondazionedonadallerose.org/

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