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Oggi in tv grande appuntamento con “N-Ice Cello”

Giovanni Sollima e il ghiaccio che suona

Oggi in tv grande appuntamento con "N-Ice Cello"

La straordinaria storia del viaggio di un violoncello di ghiaccio che per incanto suona. La racconta “N-Ice Cello”, in onda venerdì 8 dicembre alle 17.25 su Rai 5. Lo strumento, costruito dall’artista americano Tim Linhart in Trentino, intraprende un viaggio attraverso le meraviglie della Bella Italia, dalle Alpi al Mediterraneo, passando per le città di Trento, Venezia, Roma e Palermo, per interagire al Teatro Politeama con l’Orchestra Sinfonica Siciliana nella prima esecuzione mondiale di una partitura originale per Ice-cello e orchestra d’archi, opera dell’artista palermitano Giovanni Sollima. Nel finale, tutta la tensione accumulata durante il viaggio si disperde in un gesto altamente simbolico: lo scioglimento in mare della creatura di ghiaccio, con i pescatori palermitani sullo sfondo a fare da testimoni a questo rituale.

La prima composizione di rilievo di Sollima risale al 1993, quando scrive, assieme ad altri compositori, “Requiem per le vittime della mafia”, eseguita nella Cattedrale di Palermo ad un anno dalla strage di Capaci.

Nel mese di ottobre 2002 assieme alla cantautrice Elisa viene rappresentata al Teatro Massimo di Palermo Ellis Island, un’opera musicale sul tema dell’immigrazione, con musiche di Giovanni Sollima, la regia di Marco Baliani, la direzione musicale di Todd Reynolds e i testi di Roberto Alajmo.

Nel 2007 realizza insieme con l’animatore Lasse Gjertsen il videoclip in 2 parti “Sogno ad Occhi Aperti (Daydream)”.

Nel 2012 fonda insieme al violoncellista Enrico Melozzi il progetto 100 Cellos, un ensemble composta da un centinaio di violoncelli che ha come scopo la diffusione della cultura musicale, con cui tiene concerti in Italia, Ungheria e Giappone.

Nel 2013 e nel 2014 è direttore artistico e maestro concertatore del festival salentino della Notte della Taranta.

Compone la Suite per violoncello e orchestra Terra di Variazioni, da cui è estratto l’inno di Expo 2015.

Suona un violoncello Francesco Ruggieri fatto a Cremona nel 1679.

Imperdibile.

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