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Oggi in tv “Il palazzo dei destini incrociati”

Il gioiello di Urbino

Oggi in tv "Il palazzo dei destini incrociati"

Il Palazzo Ducale di Urbino, la meraviglia architettonica descritta da Baldassarre Castiglione come la “città a forma di palazzo” che svetta sulle morbide colline marchigiane: lo racconta il documentario “Il palazzo dei destini incrociati”, in onda lunedì 18 dicembre alle 19.25 su Rai 5. È qui che Federico da Montefeltro richiama i più grandi artisti, architetti, intellettuali del Quattrocento e il documentario racconta storia, atmosfere e segreti del Palazzo dove una corte all’avanguardia intreccia la matematica con la prospettiva, l’architettura con l’astronomia, l’arte con la filosofia. Colossi del pensiero che hanno trasformato Urbino in una delle capitali del Rinascimento.

Oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche, il Palazzo Ducale ospita preziose opere come la “Città Ideale”, probabilmente l’immagine-simbolo per eccellenza del Rinascimento italiano. Protagonisti anche gli ambienti principali come il Cortile, l’Appartamento della Jole o la Cappella del Perdono, ma anche i luoghi meno accessibili e misteriosi che mostrano un edificio progettato su precisi criteri filosofici, scientifici, razionali nella sua complessità. Un viaggio visivo alla scoperta della grandiosa visione di Federico da Montefeltro, la “luce dell’Italia”.

Il nome Urbino (Urvinum Metaurense o Mataurense in latino) è d’incerta origine: secondo alcuni Urvinum (o Urbinum) deriverebbe dal sostantivo Urvum (o Urbum), che designava il manico dell’aratro, alla cui forma assomigliava la collina del Poggio (sulla quale vi era il primitivo nucleo della città); mentre il termine Metaurense deriva ovviamente dal fiume Metaurus (o Mataurus), per distinguerla da un’altra città omonima nella medesima regione augustea, Urvinum Hortense, il cui nome pare che derivasse dalla conformazione del terreno su cui era stata eretta quest’ultima città. Secondo un’ipotesi alternativa il toponimo Urbino deriverebbe invece dal latino urbs-urbis (‘città’) e farebbe riferimento alla sua natura di città doppia (urbs bina), perché sviluppatasi su due colli. Un’altra ipotesi sostiene che il nome abbia un’origine prendo europea.

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