
Oggi in TV: “Le Parole per dirlo” per un uso più corretto della lingua italiana. Conduce Noemi Gherrero, ospite Sveva Casati Modignani


Un cambio di passo, una nuova prospettiva: la tredicesima edizione del Barezzi Festival, dal 15 al 17 novembre al Teatro Regio e all’Auditorium Paganini di Parma, porterà anche quest’anno una proposta coraggiosa, originale e anticonformista, con [Leggi tutto]
Roma non si ferma neanche a Ferragosto. La Capitale offre infatti numerose opportunità culturali per chi decide di trascorrere il 15 agosto tra arte e storia. Tutti i musei civici e le aree archeologiche saranno [Leggi tutto]
Per la sua settima edizione, Mente Locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano dedicato a promuovere e valorizzare il racconto del territorio attraverso la narrazione audiovisiva, apre le porte a tutti. Dalle colline tra Bologna e Modena [Leggi tutto]
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Buongiorno, apprezzo la vs. trasmissione che quando posso seguo volentieri.
Stamani si è parlato anche della femminilizzazione dei nomi di ruoli e non di persone. Sono perplesso circa il politically correct dell’operazione difesa in studio: penso ai moltissimi nomi che terminano in ….ista (autista, artista, pianista, alpinista ecc.) a nessuno viene in mente di maschilizzarli . Ci sono poi i nomi derivanti dalla sostantivizzazione del participio presente di verbi quali “cantare, comandare, vedere (non vedente), vigilare, udire ecc. In questi casi è sufficiente l’uso dell’articolo a indicare il genere a cui ci si vuole riferire e allora perché non basterebbe usarlo nei casi citati in trasmissione(sindaco, avvocato ecc.)?
Grazie per la sperata vs. risposta possibilmente anche tramite posta elettronica