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Recensione: “Il primo disastroso libro di Matt”. Le disavventure di un tredicenne raccontate con ironia ai ragazzi

Recensione: “Il primo disastroso libro di Matt”. Le disavventure di un tredicenne raccontate con ironia ai ragazzi Recensione: “Il primo disastroso libro di Matt”. Le disavventure di un tredicenne raccontate con ironia ai ragazziIl primo disastroso libro di Matt”, scritto da Francesco Muzzopappa, scrittore barese, edito da DeA Planeta, è un romanzo di 283 pagine per giovani lettori che però  si legge più che volentieri anche da adulti, tornando indietro con la mente a quando si era ragazzini. Perché se i tempi cambiano, alcune dinamiche non lo fanno mai.

Matt ha dodici anni, un ciuffo nero ostinatamente in disordine, e una spiccata tendenza per i guai. Stavolta però l’ha combinata davvero grossa… Ma d’altra parte, cosa poteva saperne che i razzetti, se innescati e posizionati vicino ai cespugli, sono in grado di incendiarli? Cosa poteva saperne? Cosa?

I suoi genitori decidono di metterlo in punizione. Per fortuna Matt, avendo vissuto gli ultimi undici anni e mezzo in punizione, è diventato un esperto mondiale e sa sopravvivere a qualunque situazione. Divieto di usare il cellulare? Basta passare al tablet. Sequestro dei videogiochi? Si va da Rebby, l’amica appassionata di videogame. Niente TV? Vabbè ma ormai solo i morti guardano la TV: c’è Internet.

Peccato che questa volta mamma e papà sorprendano Matt con una condanna inaspettata e devastante: per un mese dovrà fare volontariato in un centro anziani. Cioè, un centro pieno di anziani. Matt è disperato: non vuole assolutamente bruciare i mesi migliori della sua gioventù tra i vecchietti. Senza aggiungere che un’attività del genere minerebbe la sua già precaria reputazione a scuola. Matt non sa che cosa fare, ma una cosa è certa: stavolta i suoi piani dovranno cambiare. E di brutto.

Il primo disastroso libro di Matt”, un tredicenne che frequenta le medie, un ragazzo simpatico, sveglio, che vorrebbe spesso comportarsi bene ma non sempre ci riesce, anche inconsapevolmente.

In tutto questo, c’è la scuola. Ed è proprio qui che tutti si possono ritrovare nel romanzo, perché siamo stati tutti adolescenti ribelli. Con i professori amati ed odiati, con i soprannomi più cattivi che si possano immaginare, con i gruppetti dei più influenti della scuola e la classifica delle ragazze più belle. E magari con quell’amico di sempre che ad un tratto non ci parla più e non sappiamo assolutamente il perché. Situazioni comuni, che vengono raccontate benissimo ne “Il primo disastroso libro di Matt”.

Matt racconta al lettore tutto ciò che gli accade, dai suoi problemi con i bulli alle sue prime cotte, sino a quei vecchietti, che se all’inizio sono una tortura, poi diventano persone speciali, amici. E’ divertente, ma anche molto spesso tenero.

Il protagonista sembra un po’ goffo, ma in realtà è ben più scaltro di quanto pensi lui stesso. Avrà tempo per capirlo, anche grazie alla sua migliore amica Rebby, con la quale le situazioni che appaiono insostenibili poi trovano una soluzione.

Francesco Muzzopappa , nato a Bari ma milanese ormai da anni, è uno tra i più conosciuti e apprezzati copywriter italiani. Per la categoria in cui eccelle, le pubblicità radiofoniche, ha vinto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Le sue Fiabe brevi che finiscono malissimo, realizzate in collaborazione con SIO, sono popolarissime in rete, e non. Con Fazi Editore ha pubblicato Affari di famiglia (nel 2014) e Una posizione scomoda, il libro d’esordio uscito nel 2013 che presto diventerà un film. Entrambi i libri sono stati tradotti in Francia riscuotendo un grande successo.

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