Con Sayaka Shoji ed Ettore Pagano solisti
Ha segnato il debutto sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Thomas Guggeis, brillante allievo di Daniel Barenboim, il concerto che Rai Cultura propone giovedì 8 maggio alle 21.15 in prima Tv su Rai 5, con la regia Francesco Passafiume. Classe 1993, Guggeis, che è anche laureato in fisica quantistica, ha già riscosso successi importanti non solo in Germania, dove è nato artisticamente, ma anche in Italia, in istituzioni come il Teatro alla Scala o l’Orchestra Sinfonica della Rai. Nel concerto registrato nel marzo scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma, sceglie di confrontarsi con l’ultima creazione sinfonica di Brahms, il Doppio Concerto, A condividere il palco con lui, la violinista Sayaka Shoji e il violoncellista Ettore Pagano. Di origine giapponese ma trasferitasi a tre anni a Siena, nonché vincitrice del prestigioso Concorso Paganini a sedici anni, Shoji si destreggia tra musica e arti visive, creando nel 2007 un progetto sperimentale di musica-visiva, Synesthesia, in cui ha esposto dipinti a olio e opere di video arte. Il giovanissimo violoncellista Pagano, classe 2003, è invece stato insignito recentemente del 44° Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati”, un riconoscimento che segna un ulteriore tassello sulla strada costellata di concorsi e vittorie del musicista, di cui si ricorda il XVIII Kachaturian International Competition e il secondo premio (più due premi speciali) al prestigioso Enescu Cello Competition di Bucarest.
La seconda parte della serata è dedicata a due grandi opere sinfoniche: I preludi di Liszt e Morte e Trasfigurazione di Richard Strauss. Quest’ultima, tra le composizioni sinfoniche più note del suo autore, ritrae l’artista morente assalito dai ricordi di una vita che riaffiorano: l’innocenza dell’infanzia, la lotta e il raggiungimento dei suoi obiettivi, e infine la sospirata trasfigurazione.
La seconda parte della serata è dedicata a due grandi opere sinfoniche: I preludi di Liszt e Morte e Trasfigurazione di Richard Strauss. Quest’ultima, tra le composizioni sinfoniche più note del suo autore, ritrae l’artista morente assalito dai ricordi di una vita che riaffiorano: l’innocenza dell’infanzia, la lotta e il raggiungimento dei suoi obiettivi, e infine la sospirata trasfigurazione.
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, direttore Thomas Guggeis, violino Sayaka Shoji , violoncello Ettore Pagano.
Commenta per primo