Il documentario prodotto dalla Golem, in collaborazione con Rai Documentari, getta nuova luce su un tragico evento accaduto il 9 ottobre 1982: l’attentato terroristico alla Sinagoga di Roma. Questa data segna un importante capitolo nella storia italiana e internazionale, in un contesto di tensione e complicati equilibri geopolitici.
Il 1982 è un anno significativo per l’Italia e il mondo. Mentre il paese cerca di gestire il terrorismo interno, c’è un tentativo di dialogo con i palestinesi, simboleggiato dalla visita storica di Yasser Arafat a Roma.
Tuttavia, la comunità ebraica, già sotto pressione a causa dell’invasione israeliana del Libano avvenuta nello stesso anno, si sente emarginata.
In un contesto di crescente tensione e talvolta sottovalutazione delle minacce, l’attentato alla Sinagoga il 9 ottobre 1982 ha causato una profonda tragedia.
Il documentario ricostruisce questa pagina dolorosa e piena di domande della storia italiana recente. È un tentativo di riportare alla memoria collettiva un evento che è stato dimenticato per molti anni e che è stato in gran parte vissuto come un dolore personale all’interno della comunità ebraica.
Tuttavia, grazie agli sforzi per mantenere viva la memoria di questa tragedia, oggi possiamo riconoscerla come una ferita nazionale.
Il documentario si avvale di numerose testimonianze, tra cui quelle di sopravvissuti, giornalisti, accademici, e figure pubbliche. Queste voci contribuiscono a gettare nuova luce sull’attentato alla Sinagoga di Roma del 1982 e ad approfondire la comprensione di questo evento tragico e delle sue conseguenze.
Il documentario include anche una toccante colonna sonora, che è stata donata alla madre del piccolo Stefano Gaj Taché, vittima dell’attentato, da Ennio Morricone.
Grazie a questo lavoro, il documentario contribuisce a preservare la memoria di questa tragedia e a promuovere una comprensione più completa del suo significato storico e delle sue implicazioni per la comunità e la nazione.
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